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La karateka Bottaro vince la 35esima medaglia per l'Italia: all'esordio olimpico il kata si tinge d'azzurro

Nella specialità del karate che debuttava ai Giochi, l'Italia conquista la medaglia di bronzo grazie all'esperta campionessa genovese classe 1987, che nella finalina batte l'americana Kokumai

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5 Agosto 2021 - 20.31


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Medaglia numero 35 della spedizione azzurra in Giappone che arriva grazie alla nativa di Genova Viviana Bottaro, 33 anni, che nel karate ottiene la medaglia di bronzo nella specialità Kata, vincendo in finale contro l’americana Sakura Kokumai con il punteggio di 26.48 contro il 25.40 dell’avversaria, nella gara vinta dalla spagnola e favorita alla vigilia Sandra Sanchez Jaime, capace di vincere nella finalissima contro la giapponese Kiyou Shimizu.
La prima medaglia olimpica della storia del karate italiano è di Viviana  Bottaro
Cos’è il Kata? Una specialità in cui l’atleta è da solo sul tatami, attua delle tecniche di attacco, difesa e schivate che hanno un senso applicativo, lo scopo è trasmettere agli arbitri la sensazione che il karateka stia realmente combattendo sul tatami; durante esso, il karateka deve rispettare le linee, le forme, avere equilibrio, esprimere forza, potenza e velocità nella successione delle tecniche e deve riuscire anche ad “emozionare” gli arbitri che devono giudicarlo.
Olimpiadi Karate, Viviana Bottaro in finale per il bronzo alle 12.40 -  Eurosport 
Concentrazione e atletismo sono importanti allo stesso modo nel katà e l’atleta italiana delle Fiamme Oro lo sa bene essendo numero 3 del ranking, protagonista di una carriera ricca di successi, come dimostrano le 7 medaglie europee e due bronzi mondiali, e di una giornata sul tatami vissuta in crescendo: al Nippo Budokan nella mattinata giapponese due ottime esibisizioni che le sono valse il passaggio al round successivo al secondo posto, dietro proprio la futura medaglia d’argento Shimizu; infine stesso piazzamento nel round a tre che decreteva chi avrebbe lottato per il primo posto o il terzo, con l’italiana che si è dovuta arrendere sempre alla padrona di casa.

Non sono terminate però qua le speranze azzurre nel karate perché, nonostante l’infortunio occorso ad Angelo Crescenzo che lo ha estromesso dalla corsa all’oro nella categoria -67 kg, domani toccherà a Luigi Busà nel kumite (-75 kg) e Mattia Busato nel kata provare a conquisrare una medaglia; chiusura il 7 agosto con Silvia Semeraro (61 kg).
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