Cavendish torna a vincere al Tour de France nella giornata delle proteste dei corridori

Dopo le numerose cadute dei giorni scorsi, il plotone ha deciso di mettere i piedi a terra e fermarsi per un minuto. In volata vince il britannico, mentre non cambia nulla in generale. Domani cronometro

Cavendish torna a vincere al Tour de France nella giornata delle proteste dei corridori
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29 Giugno 2021 - 14.46


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Eddy Merckx è detentore praticamente del record di tutto, compreso quello delle vittorie al Tour de France, 34.

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Anche se di strada ancora da fare ce n’è ancora parecchia, è un numero che Mark Cavendish può insidiare: a Fougères arriva la 31esima per il britannico, addirittura 5 anni dopo la numero 30.

Una emozione forte, vissuta tra le lacrime per un campione che sembrava destinato agli almanacchi e che invece, dopo una lunga astinenza, in questa stagione, quegli almanacchi a ricominciato ad aggiornarli.

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Lacrime e parole di ringraziamento per una squadra (la Deceunink) che ha fermamente creduto in lui, portandolo alla Grande Boucle come velocista di punta.

Non cambia la generale, con Mathieu van der Poel in maglia gialla alla vigilia di una crono molto interessante.

Cambia invece, per fortuna, un andazzo generale che nelle prime tappe aveva visto troppi rischi e cadute.

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L’inizio della quarta tappa ha fatto da trait-d’union con la fine della terza, costata carissima a Caleb Ewan e Robert Gesink (a casa con fratture), ma che ha lasciato strascichi, anche cronometrici, su Geraint Thomas e soprattutto su Primoz Roglic.

Una condizione di insicurezza che ha causato una protesta nei primi 10 km: nella frazione da Redon a Fougères, lunga 150, il gruppo se mette i piedi a terra e si ferma per un minuto.

Un segnale, non uno sciopero, una ricerca di dialogo con l’organizzazione per la sicurezza. Comunque dopo l’inizio soft, si fa sul serio.

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La fuga va via ma, considerando anche la relativa brevità della tappa, vengono concessi appena un paio di lasciapassare. Uno è per Brent Van Moer, autorizzato all’avventura dopo il ritiro di Ewan, per la volata del quale in condizioni normali avrebbe lavorato.

L’altro è per il francese Périchon, uomo di quella Cofidis che in questi primo giorni in fuga ci va sempre. Périchon si arrende prima, Van Moer invece a mollare non ci pensa nemmeno. Le squadre dei velocisti aspettano un po’ troppo, i compagni del battistrada sono spettacolari nella loro tattica di interruzione dei cambi.

Tra lui e la vittoria, Cattaneo e addirittura sua maestà Alaphilippe, che danno tirate impressionanti per favorire Cavendish. Poi, quando c’è da entrare in scena in prima persona, Cannonball ci mette del suo e per gli altri del podio – il francese Nacer Bouhanni e il belga Jasper Philipsen – c’è poco da fare.

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La presentazione e la protesta – Numerose cadute nelle prime tappe della corsa gialla hanno causato infortuni e ritiri: i corridori hanno deciso di dire basta e organizzare una protesta per sollecitare gli organizzatori ad una maggiore sicurezza.
Il Tour de France 2021 si ferma per un minuto in piena corsa.
La quarta tappa della Grande Boucle ha visto un segnale forte da parte del plotone, che ha voluto chiedere maggiore sicurezza in corsa.
Circa un chilometro dopo la partenza ufficiale della frazione tutti i corridori si sono completamente fermati in strada, mettendo piede a terra.
La corsa si è quindi interrotta per sessanta secondi: poi i primi del plotone, con Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) in testa, hanno ripreso a pedalare.
La protesta vuole porre maggiore attenzione sulla questione della sicurezza in corsa, dopo le numerose cadute che hanno condizionato la tappa di ieri nonostante la richiesta di anticipare la neutralizzazione dei distacchi formulata dai corridori, accolta da Aso ma respinta da Uci.
I corridori sono poi ripartiti mantenendo un ritmo decisamente blando per diversi chilometri, senza alcuno scatto

La tappa di oggi – Quarta tappa da volatone di gruppo al Tour a meno che il vento non sparigli le carte. La frazione da Redon a Fourgeres è breve, 150 chilometri, e senza salite: significa occasione per i velocisti, ma attenzione al vento negli altopiani della Bretagna.

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La frazione molto breve e senza difficoltà altimetriche, in generale c’è poco da segnalare in questa tappa ancora nelle zone della Bretagna e di Ille-et-Vilaine. Attenzione solo ai possibili ventagli nelle zone di percorso esposte al vento nell’entroterra bretone.
Dopo la partenza da Redon si risale verso nord in direzione Rennes per arrivare appunto nella zona di Ille et Vilaine, ma non c’è molto da annotare se non il traguardo volante di Vitre al chilometro 114.
Si arriva a Fourgeres senza particolari curve pericolose, l’ultima in rotonda in prossimità di Rue Duguay che immette poi nel rettilineo conclusivo. Arrivo leggermente verso destra.

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