Playoff Nba: inizia il secondo turno con le vittorie di Nets e Hawks mentre Leonard supera Doncic dopo 7 Gare

Finiscono ufficialmente i quarti di finale di Conference con la vittoria per 4-3 dei Clippers in casa contro Dallas mentre è già iniziato il secondo turno: Bucks battuti a Brooklyn e Atlanta vincente a Philadelphia

Playoff Nba: inizia il secondo turno con le vittorie di Nets e Hawks mentre Leonard supera Doncic dopo 7 Gare
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7 Giugno 2021 - 14.20


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Nella notte di sabato e di domenica la Nba è entrata nel vivo: dapprima la prima sfida tra Giannis Antetokounmpo e i suoi Bucks a Brooklyn contro il trio d’eccezione Durant-Irving-Harden, poi un’altra Gara 1 con la sfida tra Atlanta e 76ers a Phila con la vittoria degli ospiti e infine l’ultimo atto della serie tra Los Angeles Clippers e Dallas Mavericks con la vittoria dei padroni di casa che passano così, in netto ritardo rispetto alle altre, al turno successivo.
Milwaukee Bucks @ Brooklyn Nets – i padroni di casa vincono 115-107 e si aggiudicano il primo round della sfida tra la terza e seconda testa di serie a Est perdendo però una delle loro stelle più luminose, James Harden: per l’ex Okc e Houston 20 secondi sul parquet, poco meno per dirigersi mesto verso gli spogliatoi per colpa di un dolore alla coscia della gamba destra che fa ritornare in mente lo stiramento al bicipite della stesssa gamba che gli fece saltare più di 20 partite in Regular Season.
Vittoria Nets che arriva ovviamente grazie agli altri due tenori: 29 punti, 10 rimbalzi e 12/25 dal campo per KD, 25 punti con 5 rimbalzi e 8 asssit per Kyrie Irving, con il resto dei titolari che vede Harris segnare 19 punti e Blake Griffin insieme a Durant in doppia doppia (gli mancava dai Playoff 2016 quando era losangelino) con 18 punti e 14 rimbazi oltre ad un buon 7/13 dal campo e 4/9 da 3 in 35 minuti; per l’ex Pistons e Clippers standing ovation del Barclays Center al momento della sua uscita dal parquet sia per l’apporto dato in mancanza del “Barba”, con 6 punti realizzati in meno rispetto al suo totale in 5 partite del primo turno, sia per la grinta e la voglia che ha messo in campo dopo anni difficili:”per due annni non ho né sentito, né visto e né percepito alcun tipo di positività attorno a me e probabilmente è successo per colpa mia, per questo oggi sono così grato dell’opportunità che ho ricevuto adesso”.
Dalla panchina bene Mike James con 12 punti e 7 rimbalzi, fa meglio del resto della panchina (Brown, Claxton, Shamet gli unici a segno), e indirizza anche la sfida tra panchine dato che quella Bucks, dopo un primo turno in cui Forbes è stato prezioso, segna solo 17 punti; per quanto riguarda i parziali, dopo un primo tempo in sostanziale equilibrio finito con il vantaggio della squadra di Brooklyn 63 a 61, nel secondo sopraggiunge la sconfitta con i Bucks che perdono il terzo quarto per 35-23 e vincendo l’ultimo 23-17.
Per gli sconfitti in luce il solito Antetokounmpo che segna 34 punti facendo 11 rimbalzi con 16/24 dal campo, bene il centro Brook Lopez che segna 19 punti infilando 8 tiri dal campo sugli 11 tentati, 17 punti, 9 rimbalzi e 6 assist per Holiday e doppia doppia con 13 punti e rimbalzi dell’All Star Khris Middleton con un pessimo 0/5 da 3: fondamentale, il tiro da dietro l’arco, che ha visto Milwaukee soccombere con 6 triple segnate sulle 30 tentate e i Nets a segno 15 volte su 40 tiri; surclassati anche nelle palle rubate e nelle stoppate a dimostrazione che a vincere è stata la squadra che lo ha voluto più fortemente.
Atlanta Hawks @ Philadelphia 76ers – Vincono gli ospiti 128-124 dopo essere stati rimontati: primi due quarti che consegnano ad Atlanta un vantaggio di ben 20 punti (42-27 e 32-27) ma dopo un terzo quarto in cui perdono di 4 punti, nell’ultimo Philadelphia spinta dai propri fan riesce a rifarsi sotto con un quarto da capogiro, 41-29, ma gli Hawks riescono a spuntarla con un grande Trae Young e un Bogdanovic che spenge le speranze di vittoria avversaria con la tripla del 121-115 a 40 secondi dal termine.
Primo tempo che quindi si chiude in scioltezza per gli ospiti con due quarti da 74 punti e ben 13 triple di cui spesso è protagonista Trae Young: per il giovane texano, sempre sopra i 30 punti nelle prime 4 trasferte ai playoff, record di Kareem Abdul-Jabbar raggiunto.
Leader quindi della squadra lo stesso classe 1998 con 35 punti e 10 assist in 39 minuti con 11 tiri finalizzati sui 23 tentati, bene anche Bogdanovic e Collins con 21 punti e 4 rimbalzi per entrambi con il 100% di tiri liberi realizzati per tutti e tre; Capela in doppia doppia con 11 punti e 10 rimbalzi, dalla panchina Huerter è una sicurezza con 15 punti, un passo indietro rispetto a come aveva finito il primo turno Gallinari che mette a referto 9 punti in quasi 18 minuti, anche per lui 4 tiri liberi e 4 tiri liberi segnati.
Tiro libero che è diventato quindi importante in relazione a quanto successo a Ben Simmons: per l’australiano, autore di una doppia da 17 punti e 10 assist, 3/10 dalla linea del tiro libero, a dimostrazione di un problema aggiuntivo oltre al tiro da tre; rimane prezioso l’ex Rookie dell’anno in difesa ma i problemi offensivi iniziano ad essere preoccupanti, Embiid torna sul parquet nonostante i problemi al ginocchio e segna 39 punti in 38 minuti con 9 rimbalzi.
Seth Curry sugli scudi per i Sixers con 21 punti e 5 triple sulle 9 tentate che lo fanno essere l’unico davvero incisivo dietro l’arco per i giocatori di casa, con Tobias Harris che mette a segno una doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi e fa registrare un buon 8/13 dal campo nonostante l’1/4 da tre, dalla panchina Thybulle segna 10 punti ed è il migliore dei suoi.
Dallas Mavericks @ Los Angeles Clippers – I padroni di casa vincono 126 a 111 e si aggiudicano il secondo turno dopo 7 partite, regalandosi la sfida contro la testa di serie numero 1, Utah Jazz, alle 4 del mattino di mercoledì, grazie alla prestazione sontuosa di Kawhi Leonard che sfiora la tripla doppia: 28 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, inoltre 4 palle recuperate e 10/15 dal campo.
Per la squadra di Los Angeles da segnalare Paul George che mette a segno 22 punti nonostante una partita non perfetta al tiro: 5/15 dal campo con 2/8 da tre per l’ex Indiana, perfetto invece ai tiri liberi, facendo inoltre 10 assist oltre a 6 rimbalzi; Gara 7 decisiva e i tutti i Clippers hanno alzato i ritmi con Batum da 11 punti e 7 rimbalzi, 23 punti per Morris e 15 per Jackson, dalla panchina 27 punti con Mann da 13 e Kennard da 11, infine Rondo con una tripla.
A Dallas non basta Doncic o forse a Doncic non bastano i Mavericks: Luka Magic nel primo quarto della sua prima Gara 7 mette a segno 19 punti, realizza 6 degli 8 tiri che tenta dal campo, segna 3 triple sbagliandone una e fa 3 assist senza mai perdere un pallone; alla fine i punti saranno 46, con l’ex Real Madrid che dispensa 14 assist, fa 7 rimbalzi e 31 canestri dei 45 realizzati dalla sua squadra sono opera sua, che sia mettere la palla dentro il cesto o farlo fare ad un compagno.
Troppo solo il futuro ma anche il presente della lega americana di basket: il secondo violino dovrebbe essere Porzingis ma l’ex New York Knicks in una partita da dentro o fuori mette a segno solo 16 punti con 11 rimbalzi effettuati ma sbaglia 5 triple e sopratutto ha paura di farsi male, comprensibile dopo gli infortuni che ha avuto nonostante la giovane età, ma che al momento non rendono giustizia al talento del lettone e ai soldi che percepisce, cinque anni a 158 milioni di dollari, il massimo salariale.
Il migliore dopo Doncic dei titolari è Finney-Smith con 18 punti e 10 rimbalzi, in tripla doppia come Marjanovic, 14 punti e 10 rimbalzi, ma è troppo poco per essere davvero d’aiuto allo sloveno, con Hardaway jr. fermatosi a quota 11 punti e dalla panchina solo 6 i punti segnati, da due dei cinque giocatori entrati.
Dopo un primo quarto che ha visto vincere gli ospiti per 38-35, i padroni sono saliti in cattedra e per Doncic, praticamente solo a fronteggiare Leonard e compagni, non c’è stato nulla da fare: 35-24 e 30-23 i parziali con cui il primo tempo è concluso e il secondo è cominciato; a spuntarla è quindi stata la squadra con il roster più completo tra le due, la squadra con maggior talento messo a disposizione della superstar, la squadra che ha in quintetto il giocatore più completo al mondo, tanto letale in attacco quanto efficiente in difesa, capace di eccellere contemporaneamente nelle due metà di campo nonostante ci siano stelle fenomenali solamente in una metà o nell’altra.

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