Giro d’Italia: la 13° tappa incorona Giacomo Nizzolo

Sul podio anche Edoardo Affini (secondo) e Peter Sagan (terzo). Egan Bernal mantiene la maglia rosa. La tappa di domani sarà Cittadella-Monte Zoncolan.

Giro d’Italia: la 13° tappa incorona Giacomo Nizzolo
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21 Maggio 2021 - 16.08


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Risultato finale

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La tredicesima tappa incorona Giacomo Nizzolo, il corridore della Qhubeka-Assos: per lui si tratta della prima vittoria in carriera in una corsa da tre settimane.

In seconda posizione si classifica Edoardo Affini (Jumbo-Visma), che ha provato a sorprendere il gruppo con un’accelerazione a circa 600 metri dall’arrivo ma, dopo aver guadagnato qualche metro, il mantovano è stato riacciuffato e superato negli ultimi 30 metri dal campione europeo.

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Sul podio anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), terzo e sempre più maglia ciclamino.

In top ten ci sono anche altri italiani: quarto Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), sesto Stefano Oldani (Lotto Soudal), settimo Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty Gobert-Matériaux) e nono Elia Viviani (Cofidis).

Nessun cambiamento, tuttavia, nella classifica generale: Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) mantiene la maglia rosa in attesa della tappa di domani, con arrivo in cima al Monte Zoncolan.

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Presentazione

Quest’oggi la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2021 recita così: la Ravenna-Verona di 198 chilometri. Quella odierna sarà l’ultima chance ad hoc per i velocisti del gruppo della Corsa Rosa che, con ogni probabilità, avranno in mano le redini della corsa sin dalle prime battute.

Si tratta di una appa di pianura dedicata a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla sua morte. Si parte da Ravenna, dove riposa in Sommo Poeta, per percorrere tutta la pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano fino a Verona, dove Alighieri visse in esilio. Qui avverrà un più che probabile sprint di gruppo.

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Si transiterà anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia. Sono presenti due traguardi volanti: il primo a Ferrara, al chilometro 67,5, e il secondo a Bagnolo San Vito al chilometro 144,6. Finale totalmente pianeggiante su Corso Porta Nuova, a due passi dall’Arena di Verona.

Dopo i ritiri di Caleb Ewan e Tim Merlier, l’Italia ha davanti a sé un’occasione d’oro in primis con il padrone di casa del giorno Elia Viviani (Cofidis), che non vorrà di certo mancare all’appello sulle sue strade, e soprattutto il giorno dopo l’elezione del veronese come portabandiera del nostro Paese alle Olimpiadi di Tokyo. Ghiotta occasione anche per il campione europeo e nazionale Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos) e per Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), gli eterni piazzati di questo Giro.

Contro di loro un agguerrito Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), che finora è sempre andato vicino alla vittoria ma sbagliando un po’ i tempi, e il duo della Jumbo-Visma formato da Dylan Groenewegen e David Dekker; ma soprattutto il trionfatore di Foligno, il tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-hansgrohe). Concludiamo con dei possibili outsider che potrebbero sorridere ai colori azzurri e che finora si son sempre ben comportati in volata, ossia Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert), Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizané) o Stefano Oldani (Lotto Soudal).

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