Tarda ad arrivare la prima medaglia azzurra nei mondiali di Cortina: è infatti durato due secondi il sogno di Federica Brignone, che nella combinata è uscita di pista alla terza porta.
Nella combinata, la valdostana, in testa dopo il superG con 1/100 di vantaggio sull’altra azzurra Elena Curtoni e con 6/100 sulla statunitense Mikaela Shiffrin, ha deragliato malamente, gettando alle ortiche una grande occasione, anche se poi non sarebbe stato facile mettere in fila le slalomiste pure che, dopo il superG, le erano comunque arrivate molto vicine.
L’oro alla fine va proprio alla Shiffrin, che si mette alle spalle la rivale di sempre, la slovacca Petra Vlhova (settima al giro di boa e già argento due anni fa), finita a 86/100, e la campionessa olimpica 2018, la svizzera Michelle Gisin, staccata di 89/100 nella classifica finale. Quarta a 2”35 finisce proprio Elena Curtoni, che slalomista proprio non è e si piglia un risultato insperato, grazie anche all’uscita di scena di diverse avversarie, oltre che a una intelligente gara in difesa.
Dignitosa pure la prova di Marta Bassino, sesta nella classifica finale (a 3”54) dopo il 12° posto in superG.
Fuori in slalom come la Brignone, alla stessa porta, la svizzera Wendy Holdener, campionessa del mondo nelle ultime due edizioni, chiamata però a una rimonta quasi impossibile per via dei 91/100 accusati dopo il superG dalla Shiffrin.
La delusione è fortissima, anche se poi non sarebbe stato facile reggere il confronto con tre slalomiste doc come Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova e Michelle Gisin.
La disamina di Federica Brignone è eloquente: “Lo slalom era più difficile di quello che pensassi e io sono partita fin troppo aggressiva, pensando proprio che fosse più facile” ha dichiarato a caldo la valdostana, che aveva realizzato il miglior tempo dopo il superG.
“Ho provato a spingere subito, però forse quelle prime tre porte erano da tenere un po’ di più e io davvero sono partita per fare il massimo e non posso recriminare niente. Essere uscita alla terza porta mi fa girare, ci sta di essere arrabbiata, è un vero peccato perché stavo sciando forte in slalom e mi sentivo bene, poi un ghiaccio così è una cosa che mi piace. Ho ancora tre gare da fare (parallelo, gigante e slalom) e ci proverò”.