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Martina Trevisan, una storia di passione e rivincita al Roland Garros

La tennista italiana ha sofferto per anni in passato di anoressia, male che l’ha costretta a lasciare il tennis. Dal 2014 la sua risalita, fino ad entrare nelle migliori otto al Roland Garros 2020

Martina Trevisan, una storia di passione e rivincita al Roland Garros
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5 Ottobre 2020 - 16.35


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La 26enne fiorentina Martina Trevisan adesso sorride, è felice perché ha appena conquistato i quarti di finale del Roland Garros, uno dei tornei di tennis più prestigiosi al mondo.
Questo è il risultato più importante della sua carriera, e per arrivarci ha dovuto attraversare momenti bui, in particolare l’anoressia, che l’ha colpita dal 2009 al 2014, in seguito alla separazione dei suoi genitori.
Il messaggio che vuole dare è quello di “non mollare mai anche nei momenti più difficili dove sembra veramente che la vita ti voglia male. Il corso delle cose si può cambiare cercando la luce, perché la luce c’è e arriverà”.
Nel 2010 lascia il tennis, l’adolescenza, troppe pressioni sul rendimento e i problemi familiari la affliggono: un peso enorme che non riusciva più a gestire.
Arriva a pesare 46 chili, troppo poco per un’atleta professionista, ma non si perde mai d’animo.
Chiede aiuto alla mamma e successivamente ad una psicoterapeuta “con cui ho messo a nudo le mie ferite e che mi ha guarito”.
Nel 2014 la luce in fondo al tunnel, la guarigione e il ritorno al tennis.
Poi i tornei minori, l’Australian Open a gennaio e domani i quarti di finale al torneo parigino contro la Swiatek: in palio un posto in semifinale e nella storia.
Comunque vada, la sua è una di quelle storie che deve insegnarci a non mollare anche quando la vita sembra voltare le spalle. Forza Martina!

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