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Nba, si va verso la svolta: possibile ritorno in campo

Adam Silver, commissioner della Association, è convinto sulla possibile ripartenza del campionato a cavallo tra maggio e giugno

Nba, si va verso la svolta: possibile ritorno in campo
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13 Maggio 2020 - 12.43


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Entro un mese si saprà il destino della stagione 2019/2020 della Nba. Secondo la fonte Espn, il commissioner della Association Adam Silver è convinto che tra fine maggio e metà giugno la lega prenderà una decisione definitiva sulla ripartenza del campionato.

Dopo l’ultima riunione con i proprietari Nba, l’impressione è che si possa tranquillamente tornare in campo per terminare la stagione interrotta l’11 marzo.

Dopo l’ultimo board of governors è emerso ottimismo dovuto alla fiducia nella capacità della lega di minimizzare i rischi di un possibile ritorno.

Ritorno che non verrebbe messo in crisi neppure dall’insorgenza di una nuova positività tra gli atleti.

Silver si è espresso a riguardo in questi termini : ”Se fossimo convinti di dover di nuovo sospendere tutto per un singolo test positivo, allora non dovremmo neppure iniziare a tornare in campo”.

Sono state inoltre confermate le indiscrezioni sulla volontà di appoggiarsi a un massimo di due location-”bolla”.

In lizza risultano essere il Walt Disney World Resort di Orlando e Las Vegas,  dove sarebbe possibile organizzare ”un ambiente stile campus universitario”.

Al’interno di queste location i giocatori e lo staff vivrebbero con continuità durante il periodo necessario a terminare la stagione.

Alcune indiscrezioni hanno lasciato intendere che entro l’inizio della prossima settimana 22 dei 30 centri di allenamento delle squadre Nba dovrebbero essere riaperti, mentre c’è ancora indecisione sul format da adottare al momento del ritorno in campo.

Alcuni giocatori, come Ja Morant e Jared Dudley hanno espresso i loro pareri attraverso le rispettive pagine social: ”Io voglio giocare”, pare abbia scritto la giovane promessa di Memphis. L’opinione del giocatore dei Lakers, al contrario, è stata molto più pragmatica:

”Al primo posto deve esserci la salute ma non penso che tutti i giocatori sappiano l’effetto di cosa vorrebbe dire non tornare in campo: niente playoff, niente soldi dalle tv, nuovo contratto collettivo in vista l’anno prossimo”.

Dudley fa capire quanto le condizioni di questo nuovo contratto collettivo sarebbero più penalizzanti, come già minacciato da Adam Silver, per tutti i giocatori, tanto da spingere il veterano gialloviola a puntare tanto al cuore quanto al portafogli per convincere i suoi colleghi.

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