Il quotidiano New Zealand Herald sostiene che la forte crisi, che avrebbe colpito l’economia di tutto l’universo sportivo negli ultimi mesi, abbia piegato anche il mondo del rugby.
Pare che la Federrugby neozelandese si stia accingendo a tagliare metà dei suoi 180 dipendenti dopo averli prontamente messi a conoscenza di questa importante decisione.
Il direttore generale della Federazione, Mark Robinson, ha dichiarato: “Al momento stiamo lavorando assieme al nostro personale su questo punto, si tratta indiscutibilmente di un periodo difficile per il rugby”.
Il personale era stato ridotto del 20% ad aprile dopo la sospensione di tutte le attività già dal mese di marzo.
Dal punto di vista economico una stima dei danni causati dalla pandemia prevede un calo dei ricavi per il 2020 di 120 milioni di dollari neozelandesi, all’incirca 67,7 milioni di euro.