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Paola Egonu: "Chiusa in casa per il coronavirus, cerco di guardare i lati positivi”

In un’intervista, la pallavolista di origine nigeriane racconta la sua quarantena.

Paola Egonu: "Chiusa in casa per il coronavirus, cerco di guardare i lati positivi”
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7 Aprile 2020 - 15.05


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Paola Egonu, intervistata al Corriere della Sera, parla di come affronta le sue giornate durante la quarantena: ”Mi riposo e studio: ho appena dato l’esame di psicologia sociale, il prossimo sarà economia aziendale. Ci sono giornate che volano e altre che non passano mai. Ma in questa situazione è normale avere sbalzi. Cerco di distrarmi”. 

Paola ha 21 anni è veneta di Cittadella e gioca nel ruolo di schiacciatrice e opposto nell’Imoco e nella Nazionale italiana di Mazzanti. 

Anche lei, chiusa in casa come tutti gli italiani, passa il tempo cucinando: “Per non sbagliare i piatti nigeriani chiamo mamma, sul resto me la cavo: ho sfornato un filetto con le patate squisito -poi continua- posto foto su Instagram, il mio social preferito: un messaggio solo di testo non mi basta, potrebbe essere frainteso, con le foto invece mi faccio capire meglio. E guardo i cartoni di Tom & Jerry”. 

E dopo aver analizzato il problema della mancanza del parrucchiere e le sue numerose acconciature, esamina gli aspetti postivi della quarantena: ”Sto molto con me. Abbiamo una chat con le compagne di squadra, ma non ci sentiamo tutti i giorni. Sono sempre in contatto con Miriam Sylla: con lei c’è un’amicizia che va oltre il campo. Ci si tira su a vicenda, ci si vuole bene”, ma la cosa che più le manca è il contatto fisico con le persone: “Abbiamo tutti bisogno di affetto e amore, in fondo”. E sull’amore: ”Se penso all’amore oggi il pensiero va ai miei genitori, ai miei fratelli e alla mia amica Mara: l’ho conosciuta quando giocavo a Novara, non ci siamo mai perse”.

Infine, parlando dei propri genitori racconta della loro situazione a Manchester, dove vivono soli: ”Sono chiusi in casa, come noi. Mi fanno mille raccomandazioni ma io esco pochissimo, solo per fare la spesa, e sempre con la mascherina e i guanti”. 

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