Lewandowski contro i tifosi polacchi che hanno fischiato la nazionale inglese inginocchiata

Prima dell'inizio di Polonia-Inghilterra i tifosi di casa hanno inondato di fischi i giocatori avversari inginocchiati con il capitano che ha voluto ricordare ai propri tifosi cosa ci sarebbe dovuto essere

Lewandowski contro i tifosi polacchi che hanno fischiato la nazionale inglese inginocchiata
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9 Settembre 2021 - 17.26


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Dopo i fischi e gli ululati dei tifosi magiari all’indirizzo dei calciatori della Nazionale inglese inginocchiati a sostegno del movimento Black Lives Matter prima del fischio d’inizio della partita, altro episodio in cui a mancare sono state la sportività, la sensibilità e il rispetto: ieri allo stadio nazionale di Varsavia i tifosi di casa hanno fatto partire fischi nel momento in cui i giocatori inglesi si sono inginocchiati prima del fischio d’inizio della partita valida per le qualificazioni ai Mondiali del prossimo anno.
A quel punto però, a differenza di quanto accaduto 7 giorni fa alla Puskas Arena di Budapest, un calciatore di casa, il capitano della Nazionale, ha voluto interrompere lo scempio che si stava sviluppando: Robert Lewandowski ha indicato la patch dell’Uefa posta sulla manica della propria maglia su cui è scritto “Respect”.

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Tale scritta si riferisce alla campagna condotta dalla federazione europea contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza, e il fatto che sia stata proprio la stella del Bayern Monaco a zittire i propri tifosi ha colpito non solo l’opinione pubblica nazionale ma globale, con numerosi attestati di stima per il calciatore della Polonia, il quale, per la cronaca, al minuto 93 ha fornito l’assist per il goal di Szymanski che ha fissato il punteggio sull’1-1 dopo il vantaggio iniziale di Kane.
Non è curiosamente la prima volta però in cui il badge che rimanda al rispetto viene indicato da un calciatore polacco: all’andata, giocata a Wembley, quando i calciatori inglesi prima del fischio d’inizio si inginocchiarono, quelli della Polonia rimasero in piedi con l’ex Milan Piatek e compagni (Lewandowski era assente) ad indicare la scritta sulla manica della maglia.

Nel caso del 31 Marzo scorso ciò fu fatto perché i calciatori ospiti, in supporto della movimento del BLM, preferirono non inginocchiarsi come gli avversari inglesi ma indicare la scritta voluta dall’Uefa, dopo che il presidente della federcalcio polacca Zbigniew Boniek alla vigilia della partita disse che non sapeva se i propri giocatori si sarebbero inginocchati per il semplice fatto che c’erano molti argomenti, ancor più importanti, da affrontare e che l’argomento dell’inginocchiarsi o meno era l’ultima cosa a cui pensare. 
Poche ore dopo ci fu infatti un messaggio della Federazione calcistica della Polonia in cui informava che “i calciatori della Nazionale avrebbero preso una posizione neutrale e apolitica nei confronti dell’iniziativa “Black Lives Matter” ma allo stesso tempo tutti i rappresentanti della Polonia sono uniti e fermamente contrari a qualsiasi manifestazione di razzismo ed intolleranza, pertanto prima del fischio d’inizio i calciatori indicheranno la scritta “Uefa Respect” nella manica sinistra”.

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