Italia-Inghilterra, la pagella dei Tre Leoni: dalle stelle alle stalle, Southgate non irreprensibile e fenomeno Kane

I voti dei giocatori inglesi, in vantaggio dopo 2 minuti con Shaw, tra i più positivi, domina il primo tempo ma nel secondo vengono surclassati dagli avversari: male i subentrati scelti proprio per i rigori.

Italia-Inghilterra, la pagella dei Tre Leoni: dalle stelle alle stalle, Southgate non irreprensibile e fenomeno Kane
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12 Luglio 2021 - 00.17


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Di Marco Bertolini

Jordan Pickford 6: non è particolarmente impegnato ma nelle poche occasioni si supera: nel primo tempo risponde a Chiesa al primo tiro in porta al tramonto della prima frazione di gioco, nei secondi 45 minuti subisce goal ma l’intervento felino sul colpo di testa ravvicinato di Verratti è stato eccelso, poi non può nulla sulla ribattuta sulla riga di Bonucci; ai rigori para lo stesso numero di rigori di Donnarumma, terminando la propria manifestazione con 2 goal subìti nei tempi regolamentari, il migliore.
Kyle Walker 5.5: nella difesa a 3 di Southgate il terzino del City fa il centrale di destra lui che è un laterlae destro dotato di grande velocità: nel primo tempo amministra bene gli avversari che passano dalle sue parti mentre nel secondo tempo soffre la velocità di Chiesa quando si sposta sulla sua fascia di competenza.
(dal 120′ Jadon Sancho s.v.)
John Stones 6: è anche merito suo se Immobile viene annullato: bravo in marcatura, meno bravo negli spazi, ci prova dopo un’ora con un colpo di testa che Donnarumma devìa con un intervento prodigioso.
Harry Maguire 5.5: è un centrale ma viene spostato più a sinistra, dalle sue parti gravita proprio Chiesa che sul finire del primo tempo mette in difficoltà lui e il compagno allo United Shaw.
Kieran Trippier 6: è vincente la scelta di Southgate che con la difesa a 3 ripropone l’esterno dell’Atletico: l’ex Burnley crea sempre superiorità in attacco come dimostrato dopo un paio di minuti con l’assist taglia area di rigore per l’esterno opposto Shaw, poi con il passare dei minuti l’apporto offensivo viene meno.
(dal 71′ Bukayo Saka 6: classe 2001 titolare con l’Arsenal dalla stagione scorsa, entra e subito Chiellini gli dà il benvenuto con una strattonata che lo tiene a terra dopo essergli andato via; per il giovane qualche altro buono spunto interessante, pesa l’ultimo rigore sbagliato ma è solo l’inizio per lui.)
Declan Rice 7.5: il vice-capitano del West Ham esordisce in una finale e gioca da veterano: è dappertutto, sa quando accelerare il ritmo o quando partire palla al piede per far rifiatare la squadra ed alzarla; centrocampista prezioso, non è un caso che abbia continuato a giocare titolare nonostante il ritorno a pieno regime del capitano campione d’Europa ed Inghilterra l’anno scorso con il Liverpool.
(Dal 75′ Jordan Henderson 5.5: proprio il simbolo dei Reds fatica ad entrare nel vivo del gioco, commettendo alcuni errori di disimpegno e di marcatura, ma mette la propria esperienza e il proprio fiato al servizio della squadra in un momento difficile.)
(dal 120′ Marcus Rashford s.v.)
Kalvin Phillips 7: uguale al compagno di reparto Rice con la differenza che concentra la sua area d’azione più che altro nella propria metà campo, aggradendo qualsiasi portatore di palla avversario, che sia un attaccante o un centrocampista; motore inesauribile della Nazionale inglese, è il cuore del centrocampo, dato che permette a Rice di avanzare, ma costituisce i polmoni dei 3 Leoni.
Luke Shaw 6.5: pronti via e segna facendo esplodere Wembley con una botta al volo sul pallone spiovente di Trippier: è la spina del fianco della retroguardia italiana con Di Lorenzo che soffre la velocità dell’esterno ex “enfant prodige” al Southampton e ritornato a grandi livelli nell’ultima stagione; bravo in attacco, in difesa soffre Chiesa ma con l’uscita dal campo dell’esterno italiano non va più in apprensione.
Mason Mount 5.5: in attacco si vede poco anche perché la maggior parte delle azioni inglesi si concentrano sulle zone laterali e lui predilige muoversi al centro del campo, ma è spesso bravo in copertura ad offrire il proprio contributo sopratutto nel secondo tempo, quando l’Inghilterra non è stata più padrona del campo.
(dal 99′ Jack Grealish 6: ha poco tempo per incidere ma riesce comunque a fare ciò che gli riesce meglio, saltare l’uomo: lo fa spesso ma lontano dalla porta, sopratutto nella linea di metà campo, ma quando si accende è pericoloso dato un mix letale di muscoli e dribbling.) 
Raheem Sterling 6: ci prova con le buone, puntando sempre il proprio avversario incuneandosi tra i difensori italiani e con le cattive, cadendo in due occasioni in area di rigore senza che fosse toccato in maniera fallosa; come Mount torna spesso in difesa a dare il proprio contributo, anche se in maniera un po’ fallosa.
Harry Kane 7: fa il centravanti boa combattendo contro il navigato Chiellini, fa il trequartista scendendo a centrocampo avviando con i suoi lanci precisi le azioni pericolose o puntando l’avversario per guadagnare punizioni con il fisico o creando superiorità con la propria tecnica; manca il goal per lui ma la prestazione non è indifferente.

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All. Gareth Southgate 5.5: primo tempo molto buono con la scelta della difesa a 3 e la scelta degli esterni che ripaga con il goal di uno e l’assist dell’altro; nel secondo tempo però la sua squadra non riesce a reagire alle folate offensive avversarie e l’ex C.t. dell’Under 21 non riesce a cambiare le sorti del match, con il primo cambio avvenuto dopo 71 minuti.
Viene tradito ai rigori dai suoi sostituti, i quali casualmente sono stati utilizzati con il contagocce dall’ex giocatore della Nazionale, come Rashford e Sancho; il calcio doveva “tornare a casa” ma il trofeo “it’s coming Rome” e forse è anche un po’ colpa sua.

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