Stasera comincia l'Europeo: attenzione all'avversaria degli Azzurri, la Turchia degli "italiani" Calhanoglu e Demiral

Focus sulla Nazionale turca che dopo anni difficili con 3 Ct cambiati in due anni ha finalmente trovato una quadra grazie alla nuova linfa giovanile e all'esperienza, guidate dall'esperto Senol Gunes.

Stasera comincia l'Europeo: attenzione all'avversaria degli Azzurri, la Turchia degli "italiani" Calhanoglu e Demiral
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11 Giugno 2021 - 14.53


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Stasera allo stadio Olimpico di Roma avrà inizio la rassegna continentale con un anno di ritardo: alle 21 scenderanno in campo l’Italia di Mancini contro la Nazionale turca in una sfida importante che potrebbe dire molto sulle reali possibilità azzurre ma anche su quelle degli avversari, arrivati al primo turno nel 2016 dopo aver mancato la qualificazione nel 2012 come nel 2004, in mezzo la semifinale e conseguente 3° posto conquistati in Austria e Svizzera.
Rispetto all’ultima edizione in cui la Turchia era capitata in un girone quantomeno probante con Croazia (0-1), Spagna (0-3) e Repubblica Ceca (2-0), la nazionale è cambiata molto, dalla guida tecnica ai giocatori: non c’è più il santone del calcio turco Fatih Terim, macano i centrali Baita e Topal attualmente ultra trentacinquenni con la linea giovane formata da Demiral, Soyuncu e Kabak a sostituirli, non ci sono sulla trequarti Arda Turan, un concentrato di genio e sregolatezza, e l’ex grande promessa del calcio turco Emre Mor, spazio a Yazici, centrocampista offensivo bravo coi piedi che porta il dinamismo e l’organizzazione al potere.

Nell’attuale girone di qualificazione ai prossimi Mondiali la Turchia è momentaneamente prima con 7 punti in 3 partite, con una lunghezza su Olanda, Montenegro e Norvegia, dopo aver superato la nazionale oranje e quella di Haaland e Odegaard ma aver pareggiato contro la penultima, la Lettonia, per 3-3: in questo caso la formazione scelta fu il 4-4-2 come contro la Norvegia, 4-1-4-1 il modulo scelto per superare l’Olanda lo scorso Marzo.
Proprio il modulo con un centravanti potrebbe essere quello che scenderà in campo stasera, l’indecisione è tra il 4-2-3-1 e il 4-1-4-1: tutto dipenderà dalla posizione assunta da Ozan Tufan, centrocampista del Fenerbache che potrebbe affiancare Yokuslu in cabina di regia o agire accanto a Calhanoglu dietro al centravanti per imbeccarlo.

L’attenzione degli uomini di Mancini sarà quindi da ricondurre alla posizione in cui graviterà il classe ’95 che con la nazionale del proprio paese ha segnato 9 reti in 59 gettoni, oltre alla qualità espressa da Yazici e Calhanoglu, pronti a lanciare il bomber Yilmaz, con 29 reti il secondo miglior cannoniere della storia della nazionale dopo la leggenda Sukur e autore di 4 goal sui 10 segnati dalla Turchia nelle qualificazioni mondiali; pericolosi anche i compagni dietro di lui con il centrocampista offensivo del Lille autore di 7 goal in Europa League al pari di Mayoral e Gerard Moreno tra gli altri e di altri 7 in Ligue 1 e il milanista ex Bayer a segno 13 volte con la propria nazionale in 56 presenze.
Sarà però la difesa a determinare le fortune o le sfortune della nazionale avversaria di stasera: Demiral e Soyuncu sono il presente e il futuro della Turchia insieme a Kabak ma lo juventino classe ’98 viene da una stagione difficile, il compagno di reparto classe ’96 ha da poco terminato una lunga e faticosa stagione in Premier mentre il terzo, ex Schalke in prestito al Liverpool da Gennaio e nato nel 2000, è la sintesi di entrambi i connazionali.

Bravi nell’uno contro uno e sempre molto attenti, l’ex Sassuolo e l’ex Friburgo vanno in difficoltà nel difendere a campo aperto: per Insigne, Immobile e Berardi sarà importante sfruttare questa loro difficoltà, con gli esterni difensivi turchi più bravi in fase di spinta che in quella difensiva.
Per gli altri azzurri attenzione al pressing asfissiante turco e alla capacità di ripartire degli avversari: abituati a non avere il pallino del gioco, gli avversari di questa sera sono bravi nell’attendere e al colpire in velocità grazie all’elevata densità di qualità e velocità nella trequarti e alla bravura negli inserimenti del centravanti che ha giocato in tutte le più grandi del calcio turco, dal Besiktas al Galatasaray passando per Fenerbache e Trabzonspor e, dopo aver vinto il premio come miglior attaccate della massima serie turca per 3 anni di fila dal 2011 al 2013, a 35 anni è stato nominato nella formazione ideale della Ligue 1 secondo i tifosi.

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Formazione tipo (4-1-4-1): Cakir (Trabzonspor); Celik (Lille), Demiral (Juventus), Soyuncu (Leicester), Meras (Le Havre); Yokuslu (Wba); Karaman (Fortuna Dusseldorf), Tufan (Fenerbache), Yazici (Lille), Calhanoglu (Milan); Yilmaz (Lille).

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