Donnarumma 6: la Polonia non si presenta molto spesso dalle sue parti, ma Gigio si fa trovare pronto quando ce n’è bisogno, soprattutto con una deviazione a metà ripresa;
Florenzi 6: non è precisissimo quando sale sulla sua fascia di competenza, ma macina chilometri ed è attento in difesa;
Bonucci 6,5: davanti a lui un cliente scomodo come Lewandowski, lo contiene bene, compiendo anche un grande intervento nel primo tempo;
Acerbi 6,5: sembra essere lui la vera alternativa a Chiellini. La sua prova è solida, in fase di impostazione è tutto sommato preciso e non disdegna anche qualche sortita offensiva;
Emerson Palmieri 6,5: nel primo tempo salva un gol già fatto in contropiede dei polacchi. In fase offensiva è sempre presente e offre sempre un’alternativa ai compagni, gli manca soltanto il cross o l’assist decisivo;
Barella 6,5: per adesso è l’uomo in più di questa Nazionale, la prova è energica in entrambe le fasi. Esce perché ha speso tutto. Generoso;(dall’80’ Locatelli sv)
Jorginho 5,5: l’italo-brasiliano sembra ancora un po’ in ritardo di condizione. Sembra lento ma non svogliato, si fa spesso anticipare e perde palloni sanguinosi per le ripartenze polacche;
Verratti 6,5: prende lui in mano la regia della squadra, visto la serata non brillantissima del compagno di reparto. Ormai gioca a memoria: è illuminante per sicurezza e determinazione e con tocchi deliziosi trova sempre la giocata giusta in fase d’impostazione;
Pellegrini 5,5: gioca in un ruolo che gli è nuovo ma non congeniale per il resto dei compagni. Sbaglia spesso i tempi d’inserimento, è un giocatore intelligente, può servire in un’altra area del campo (dall’85’ Berardi sv)
Belotti 5,5: Mancini sceglie lui come riferimento offensivo nella solita staffetta con Ciro Immobile. Il granata si sbatte e cerca di essere utile ai compagni, ma spesso pasticcia quando ha la palla nei piedi. La sua prestazione è opaca anche per colpa dei compagni che non lo assistono a dovere. Le occasioni anche per questo, latitano;
Chiesa 5: non una grande prova per il neoacquisto della Juventus. Si divora una grande occasione dopo dieci minuti e in generale non prende mai la decisione giusta a livello offensivo. Un po’ egoista nelle scelte, molto spesso si incaponisce in dribbling negli spazi stretti invece di servire i compagni; (dal 69’ Kean sv)
All.Mancini 5,5: l’esperimento di Pellegrini è discutibile, ma il Mancio avrà le sue scelte. Di certo, il peso dell’attacco ne risente. Tardivi i cambi per dare più soluzioni in fase offensiva.