Il Giappone sfiora l'impresa, ma Chadli manda ai quarti il Belgio

Belgio - Giappone 3-2: doppio vantaggio clamoroso dei nipponici che si portano avanti con Haruguchi e Inui. Alla fine il Belgio ribalta tutto e vola ai quarti

Il Giappone sfiora l'impresa, ma Chadli manda ai quarti il Belgio
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2 Luglio 2018 - 22.22


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Nel mondiale delle sorprese, quella grossa la sfiora il Giappone, che fino a venti minuti dalla fine del match era avanti addirittura di due reti a zero sul Belgio. Grande prova di forza dei nipponici, soprattutto grazie alle prove di Inui, Kagawa e il portiere Kawashima. 
Poi il ct del Belgio Martinez rivoluziona la formazione inserendo Fellaini e Chadli, al posto di un evanescente Mertens e un altrettanto poco incisivo Carrasco. Alla fine si riveleranno entrambi decisivi: prima Vertonghen con la complicità di Kawashima, poi il centrocampista del Manchester United e all’ultimo respiro Chadli in contropiede. Il Belgio è ai quarti di finale, dove incontrerà il Brasile.
Pagelle
Belgio (3-4-3):
Courtois, 6: L’unica sua parata nella prima mezz’ora è una cosa facile. Rischia la papera, ma è fortunatissimo a fine primo tempo perché il pallone che gli scappa dalle mani è troppo lento per andare autonomamente in porta. Nulla può sui gol, in qualche modo riesce a evitare lo 0-3 e si riscatta ancor più al novantesimo quando salva un pallone pericoloso spedendolo in angolo. Salva anche il siluro di Honda.
Alderweireld, 6: Serve più che altro a far uscire il Belgio dalla zona difensiva.
Kompany, 6: Si presenta nell’area avversaria per provarci di testa, ma con la difesa che si ritrova addosso fa già tanto a colpire. Verso la mezz’ora il suo attimo più pericoloso con lo scontro a fuoco con Kawashima.
Vertonghen, 7: Allontana un pericoloso pallone giocato da Inui. Resta poco in vista per molto tempo, poi però s’inventa un incredibile gol di testa, anche se il dubbio sull’averlo fatto apposta è legittimo.
Meunier, 6,5: Non compare granché, ma c’è. Decisivo nel momento giusto, con l’inserimento verso Lukaku-Chadli nell’azione vittoriosa.
Witsel, 5,5: Prova un paio di tiri senza esito, complessivamente la sua prova non riesce a raggiungere la sufficienza.
De Bruyne, 7:  Non si vede per molto tempo, ma è sua al 72° minuto l’azione dalla quale nasce il calcio d’angolo sui cui sviluppi arriva il gol del pari. Risulta ancora decisivo alla fine, quando lancia il contropiede del gol della vittoria.
Carrasco, 5: Sull’azione della corsa di Hazard aspetta un po’ troppo. Risulta però utile negli inserimenti a sinistra. Qualche iniziativa anche nella ripresa, seppur inconcludente. (Dal 65′ Chadli, 7,5: fa soffrire parecchio il Giappone sulla fascia sinistra. Sfiora il gol all’85° e poi, in pieno recupero, diventa un autentico eroe.)
Lukaku, 7: Si presenta con un paio di dribbling dalla destra di qualità. Sempre pericoloso, va vicinissimo al gol al 25°. Si trova bene coi compagni, ma per un po’ non riesce a giocare palloni utili. Al 62° minuto sfiora il gol di testa, cosa che replica all’85°. Indovina il velo decisivo per Chadli.
Hazard, 7: Inizia mostrando alla difesa giapponese chi è. Al quarto d’ora sfugge a mezzo Giappone da centrocampo all’area. Si mostra pericoloso, tra impostazione e azioni, numerose volte. Sfortunatissimo a colpire il palo a inizio ripresa.
Mertens, 6: La buona notizia è che è nella partita, quella cattiva è che è sempre un attimo in ritardo. Si riscatta con un bel tocco seguito alla corsa di Hazard. Nel secondo tempo rimane silente. (Dal 65′ Fellaini, 7: Si merita pienamente la fiducia che Martinez ripone in lui segnando il gol del pareggio).
Ct Martinez, 7: Una squadra del genere, così ben posta nelle azioni d’attacco, contro quasi chiunque avrebbe già segnato nel primo tempo, ma di fronte c’è il Giappone, che quanto a solidità non teme nessuno. Ha il merito di inserire Chadli e Fellaini, che decidono in un modo o nell’altro la partita e ribaltano una situazione fattasi estremamente difficile.
Giappone (4-2-3-1):
Kawashima, 7: Dopo 25 minuti da spettatore, deve intervenire due volte su Lukaku e Hazard, e lo fa bene. Si immola su Kompany. Sul tiro di Hazard a inizio ripresa non potrebbe nulla, ma dove non può lui può il palo. Sul primo gol non può nulla, sul secondo ha invece delle colpe perché rimane troppo spostato su un lato, senza più avere il tempo di intervenire su Fellaini. All’85° è autore di un doppio miracolo su Chadli e Lukaku. Sul terzo gol è beffato dalla sua difesa.
Shoji, 6: Se Kawashima non deve fare assolutamente niente, è anche merito suo. Come i suoi compagni di reparto, partecipa al terribile svarione difensivo che causa la sconfitta.
Nagatomo, 6,5: Sempre molto attento in difesa, alle volte si presenta in fase avanzata per dare una mano significativa.
Sakai, 6: Si trova subito su tutti i palloni che capitano dalle sue parti. Rimane, come i compagni, colpito a freddo dal contropiede belga finale.
Yoshida, 7: Contribuisce, con grande mestiere, a salvare un pallone arrivato in area piccola dalle parti di Lukaku. In varie altre occasioni si immola, su di lui o su altri. Un funambolo della difesa.
Shibasaki, 5,5: Evanescente per larghi tratti, interviene duro su Hazard e viene ammonito. Rimane comunque binario sul quale passano varie azioni nipponiche. (Dall’80’ Yamaguchi).
Haraguchi 6,5: L’esempio perfetto di come comparire nella partita nel momento giusto: scappa via sulla destra, entrra in area e infila la palla alla destra di Courtois. Sfiora inoltre lo 0-3. (Dall’80’ Honda, 6,5: pescato da Kagawa, non va lontano dal gol. Successivamente spara un siluro su punizione.)
Kagawa, 7: Si presenta subito con un tiro a fil di palo. Successivamente imposta parecchie azioni, e si rivela un problema non facilmente risolvibile per la difesa belga. A fine tempi regolamentari. s’inventa una cosa bellissima per Honda.
Inui, 8: Sempre incisivo fin dall’inizio su tutti i palloni che arrivano a sinistra. Nettamente il migliore del Giappone, corona la sua prestazione con uno strepitoso gol da almeno 25 metri.
Hasebe, 5,5: Poche azioni di rilievo per lui nella partita.
Osako, 6: Evanescente per larghi tratti, poi (con la complicità di Courtois) sfiora il gol.
Ct Nishino, 6,5: Schiera una squadra attentissima, solida, ma che in attacco nel primo tempo non riesce a produrre granché. Poi arrivano i due gol a inizio ripresa, che sembrano poter fare la differenza. I suoi cambi, però, non sono quelli del Belgio. La sconfitta arriva proprio quando sembravano certi i supplementari, e forse è proprio il ct uno tra quelli cui non va ascritta, per ciò che ha trasmesso ai suoi.

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