Non ha preso bene, Radja Nainggolan l’esclusione dalla rosa del Belgio in vista dei mondiali di Russia. Il belga era stato escluso già nel 2014 nel mondiale brasiliano, dopodiché aveva collezionato diverse presenze che gli erano valse la chiamata per l’europeo di Francia 2016. Roberto Martinez, commissario tecnico della nazionale belga, non ha ben digerito l’incriminante video pubblicato sul profilo instagram del calciatore, durante la notte di capodanno, nel quale si riprendeva in evidente stato di ebrezza. La bravata gli era costata la reazione della Roma, che aveva deciso di escluderlo dai convocati in occasione del match Roma-Atalanta. Queste, le parole del centrocampista giallorosso:
“Speravo di poter partecipare a un’esperienza come il Mondiale. Era un mio sogno da bambino e ora mi è stato portato via. Meritavo di andare in Russia”. Così Radja Nainggolan all’indomani della decisione del ct del Belgio, Roberto Martinez, di non inserirlo nella squadra che parteciperà alla rassegna iridata. L’esclusione ha indotto il Ninja a dare l’addio alla nazionale: “Ne ho avuto abbastanza, il mio addio ai Diavoli Rossi è ormai segnato – le parole del centrocampista della Roma riportare dal sito belga ‘Het Laatste Nieuws’ -. Non mi piace indossare maschere. Sono chi sono. Se ad alcune persone non va bene, non posso farci niente. Non cambierò per loro. Sono stanco di essere sempre dipinto come un cattivo ragazzo. Il calcio è ancora un hobby per me. Ok, è diventato il mio lavoro, ma io voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo. Dovremmo parlare diversamente di Maradona per questo motivo? Ognuno è libero di fare ciò che vuole se in campo gioca bene”.
Nainggolan non partirà in Russia: "voglio essere giudicato dalle mie prestazioni"
Il centrocampista belga, dopo essere stato nuovamente escluso dalla selezione del suo Paese, si sfoga durante un'intervista
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23 Maggio 2018 - 22.35
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