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Rossi replica a Lucchinelli: "A un certo punto ha iniziato a parlare sempre male di me: non ho capito il perché"

Le affermazioni di Marco Lucchinelli hanno colpito Valentino Rossi, che si è dimostrato profondamente deluso di fronte alle parole di una persona che lo ha sempre sostenuto.

Rossi replica a Lucchinelli: "A un certo punto ha iniziato a parlare sempre male di me: non ho capito il perché"
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2 Aprile 2021 - 15.43


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L’esordio del 28 marzo ha funto da pretesto per allargare la cerchia di coloro che chiedono a Valentino Rossi di ritirarsi.
L’ultimo è stato Marco Lucchinelli, ex campione del mondo della classe 500 nel 1981 e compagni di corse di Graziano Rossi, papà del numero 46: “ E’ stata una novità, un modo diverso di fare le corse, un marziano, un genio però adesso è tornato sulla terra e non si devono trovare più tante scuse. Ora largo ai giovani. Senza nulla togliere al nove volte campione del mondo, adesso basta. Così si porta via la moto a un giovane, da più di tre anni non vince una gara e l’ultimo Mondiale lo ha vinto nel 2009. Lui ha sempre corso per vincere ma ora corre per arrivare.”
Dal Qatar, dove domenica si correrà il secondo Gp della stagione del Motomondiale, non si è fatta attendere la risposta di Valentino, che non ha preso affatto bene le sue parole: “Mi dispiace che sia Marco Lucchinelli a dirlo, perché è stato un grande amico di Graziano. Siamo stati molto amici noi e tutte le volte che lo vedo è super-gentile con me. Vorrei dire che mi lecca il c… ma magari è un brutto modo per dirlo. Non lo so, ad un certo punto ha iniziato a parlare sempre male di me ma non ho capito bene il perché. Però alla fine ognuno può dire la sua, anche se naturalmente mi dispiace. Quelli che sono importanti sono i risultati, se riuscirò ad andare forte tutti saliranno sul carro del vincitore, se non ce la farò tutti continueranno a dire che dovevo smettere qualche anno fa. Io comunque spero solo una cosa, e l’ho detto più volte a Albi e Uccio (i suoi amici storici Tebaldi e Salucci): che quando sarò vecchio non diventerò come loro”.
Come sempre, a parlare saranno solo i risultati.
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