Le medaglie delle Olimpiadi di Tokyo costeranno al Coni 6,6 milioni di euro

180mila euro per l’oro, 90mila euro per l’argento e 60mila euro per il terzo gradino del podio, +20% rispetto a Rio 2016

Le medaglie delle Olimpiadi di Tokyo costeranno al Coni 6,6 milioni di euro
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9 Agosto 2021 - 15.57


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Una pioggia di podi che hanno un grande valore.

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Il bottino di medaglie ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 peserà per circa 6,6 milioni di euro al Coni.

I tanti di metalli pesanti caduta sulla testa dello sport italiano, in particolare in questa seconda settimana ruggente ha infatti un suo costo.

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Conto che ammonta proprio a 6,6 milioni di euro: il totale dei premi spettanti a tutti gli atleti che sono saliti sul podio.

Il Paese più generoso con i propri olimpionici è Singapore, che paga un milione di dollari ogni oro. Cifre difficili da elargire, dato che i singaporiani non hanno vinto nemmeno una medaglia e in tutta la loro storia olimpica ne hanno conquistate appena cinque, delle quali solo una d’oro.

Seguono Indonesia, Kazakhstan e Azerbaigian (sedici medaglie in tre e un solo oro), e al quinto posto nella classifica ecco l’Italia: 180mila euro per l’oro, 90mila euro per l’argento e 60mila euro per il terzo gradino del podio, che vale il bronzo.

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Tariffe aumentate del 20% rispetto a Rio 2016, per «premiare i sacrifici fatti in questi anni difficili», ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, spiegando il caro-podio. Va considerato peraltro che il premio non va diviso per la squadra, ma va intero a ogni atleta.

Così la 4×100 incasserà un totale di 720mila euro, così come il quartetto dell’inseguimento a squadre maschile del ciclismo su pista.

Invece Federica Cesarini e Valentina Rodini del due di coppia di canottaggio portano a casa in due 360mila euro come Caterina Banti e Ruggero Tita che hanno trionfato nella classe Nacra 17 della vela.

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