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Il centrocampista del Genoa Manolo Portanova ai domiciliari per un presunto stupro a Siena

Il 21enne è indagato assieme ad altri ragazzi: avrebbe abusato di una coetanea in una festa privata

Il centrocampista del Genoa Manolo Portanova ai domiciliari per un presunto stupro a Siena
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11 Giugno 2021 - 15.12


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Una brutta vicenda che dovrà essere chiarita in ogni suo aspetto.

Manolo Portanova, calciatore del Genoa di 21 anni, è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver stuprato con altri tre giovani una ragazza di vent’anni, al termine di una festa a Siena.

Al momento soltanto uno dei quattro ha ammesso di avere avuto un rapporto sessuale, spiegando che la giovane era consenziente.

Gli altri hanno negato, chiedendo la scarcerazione o quanto meno l’attenuazione della misura cautelare. Il pm ha opposto parere negativo alla richiesta. Il calciatore, figlio dell’ex difensore di Messina, Napoli, Bologna e Siena Daniele Portanova, quest’anno ha collezionato 5 presenze in serie A con i liguri, ed è in forza anche alla Nazionale under 20.

Si è formato nelle giovanili della Juventus, diventando un punto di forza della Primavera allenata nel 2019-2020 da Andrea Pirlo, che lo ha anche fatto esordire in Serie A con i bianconeri.

Nella finestra di mercato di gennaio è passato poi al Genoa di Davide Ballardini. Fantasista molto tecnico con il fiuto del gol, è considerato un jolly del centrocampo.

Il caso – C’è anche il centrocampista del Genoa e della Nazionale Under 20 tra i quattro indagati per violenza sessuale di gruppo denunciato da una ventunenne di Siena.

Il giocatore sarà interrogato lunedì prossimo. Coinvolto anche un minorenne. La Procura ha disposto degli accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari dei quattro giovani indagati – di cui tre agli arresti domiciliari (tra cui appunto Portanova), quelli maggiorenni.

Gli esami tecnici riguarderanno anche il telefono della giovane aggredita e saranno eseguiti in incidente probatorio mercoledì 16 giugno in tribunale alla presenza dei legali, del giudice e dei consulenti per accertare la presenza o meno di alcuni video e foto relativi ai fatti contestati.

Nel frattempo le indagini si starebbero concentrando anche sugli altri partecipanti alla festa che si è tenuta in un’abitazione privata nel centro di Siena nella notte tra il 30 e 31 maggio e durante la quale sarebbe avvenuta la violenza.

Alcuni partecipanti sarebbero già stati ascoltati dagli inquirenti e altri lo saranno nelle prossime ore come persone informate sui fatti.

Durante gli interrogatori di garanzia odierni i legali dei due indagati andati davanti al gip hanno chiesto al giudice la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il pm Nicola Marini si è opposto.

Lunedì 14 giugno si terrà il terzo interrogatorio di garanzia a Portanova.

Lo stesso giocatore è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare mentre si trovava a Messina, città a cui è particolarmente legato per il passato calcistico del padre.

Secondo quanto si apprende, fra tre dei quattro indagati ci sarebbero vincoli di parentela di vario grado.

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