Nella sesta tappa vince Mader, Attila Valter nuova maglia rosa

Da Frasassi ad Ascoli Piceno succede di tutto: crolla De Marchi (in rosa solo per un giorno), il nuovo leader della classifica generale è il corridore ungherese

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13 Maggio 2021 - 14.43


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Sesta tappa del Giro in cui è successo di tutto: cambia il leader in testa alla classifica e dopo un solo giorno De Marchi deve abbandonare la maglia rosa.

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Gino Mäder trionfa nella sesta tappa del Giro d’Italia.

Lo svizzero della Bahrain Victorius taglia in solitaria il traguardo di Ascoli Piceno (San Giacomo) grazie ad una splendida iniziativa personale a 3 km dal primo arrivo in salita dell’edizione 2021 della Corsa Rosa, anticipando Bernal e Daniel Martin.

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Il nuovo proprietario della maglia rosa è l’ungherese della Groupama-Fdj Attila Valter.

Le condizioni climatiche e le temperature invernali stravolgono anche la sesta tappa del Giro d’Italia 2021, resa complicata ma anche per questo emozionante da vento, pioggia e grandine. La frazione si apre con un’iniziale fuga di otto fuggitivi tra cui il vincitore di giornata Gino Mäder, al primo successo tra i professionisti, seguito da Ravanelli, Janssens, Mohoric, Guglielmi, Cataldo, Mollema e Bouchard, mentre a spingere e guidare il gruppo di inseguitori è la Ineos Grenadiers, spinta da un super Filippo Ganna.

Ben presto, invece, il distacco del gruppo maglia rosa supera i 10′, con De Marchi di fatto svestito del ruolo di leader della classifica generale, di fatto, già a metà tappa.

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L’altro azzurro protagonista di giornata è Giulio Ciccone, che guida la caccia alla testa della corsa che comprende da Mäder, Cataldo, Mollema e lo sloveno Mohoric, che però si stacca dal trio prima di San Giacomo.

Per gran parte dei 15.5 km della salita, il trio si alterna in testa, fino a quando, a 3 km dal traguardo, Mäder mette a segno l’allungo decisivo, lasciandosi alle spalle l’italiano della Movistar e l’olandese della Trek-Segafredo e volando indisturbato verso il primo arrivo in salita di questo Giro: per lo svizzero della Bahrain Victorious è il primo successo tra i professionisti.

Dietro, si accende la volata per la seconda posizione: ad aggiudicarsela è Bernal della Ineos Grenadiers, che anticipa Daniel Martin, Evenepoel e uno straordinario Giulio Ciccone, con anche Caruso tra gli italiani nella top 10 di giornata.

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A conquistare la maglia rosa è invece Attila Valter: l’ungherese della Groupama-FDJ è il nuovo leader della classifica generale con 11″ di vantaggio su Remco Evenepoel della Deceuninck-Quick Step, con Bernal terzo a +16 e Vlasov a +24.

Il primo italiano ad inseguire nella generale è Damiano Caruso, a +39, con Ciccone a +41.

Al via la sesta tappa del Giro d’Italia, una tappa che si preannuncia più insidiosa rispetto a quella di ieri.

Il primo traguardo è posto a Pieve Torina, al km 54, mentre poi si inizierà a salire: al km 77,6 comincerà il Gpm di seconda categoria di Forca di Gualdo (10,4 km al 7,4% di pendenza media). Dopo ci sarà una breve discesa, interrotta da uno strappo a Castelluccio, per poi salire a Forca di Presta, Gpm di terza categoria. Di lì la lunga discesa fino al secondo sprint intermedio nell’abitato di Ascoli Piceno. Dal traguardo volante all’arrivo bisognerà affrontare la lunga salita di San Giacomo (15,5 chilometri con una pendenza media del 6,1%).
Per quanto riguarda i corridori italiani, occhi puntati su Damiano Caruso che, dopo il forfait di Landa, può diventare l’uomo classifica della sua squadra insieme allo spagnolo Pello Bilbao; poi Giulio Ciccone, all’attacco sia a Canale che a Sestola; infine Vincenzo Nibali, che resterà vigile cercando di non perdere troppo tempo.
Dopo l’ultimo spettacolare chilometro a Sestola, in cui ha rimontato 6-7 corridori nel giro di poche pedalate, Egan Bernal si può ritenere il favorito di questa sesta tappa, mentre altri protagonisti che potrebbero “esibirsi” al meglio sono Remco Evenepoel (le pendenze marchigiane si adattano perfettamente a lui) e Alexander Vlasov, che sta correndo bene.
La maglia rosa sarà sempre Alessandro De Marchi, mentre i grandi assenti saranno Mikel Landa, caduto rovinosamente a 5 km dal traguardo richiedendo l’intervento dell’ambulanza, e Pavel Sivakov, costretto al forfait per un infortunio alla spalla.
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