Rebus CR7 - Juventus: andare via o ripartire insieme?

Il futuro Juve non può prescindere dal nodo Cristiano: lui vorrebbe che i bianconeri gli costruissero attorno la rosa ma, forse, per il bene della Juventus dovrebbe esserci un addio per ricostruire tutto da capo.

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11 Marzo 2021 - 12.05


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L’immagine che ha fatto il giro del mondo stavolta non ha niente a che vedere con il classico “siuu” tanto famoso quanto celebrativo.
Cristiano Ronaldo,così si vede, si gira prima ancora di capire dove andrà la punizione calciata da Sergio Oliveira, saltando e aprendo le gambe quel che basta perché il pallone s’infili in mezzo e sorprenda Szczesny.
Nel calcio la ruota gira in fretta: da salvatore della patria (Juventus – Atletico Madrid di due anni fa) a flop il passo è breve, anche se in carriera hai alzato 5 Champions League. Per la prima volta CR7 è finito sul banco degli imputati e non solo per l’errore nei supplementari.
Tutta la sua prestazione è stata nettamente insufficiente, forse la peggiore in Coppa del suo triennio alla Juventus.
Il paradosso è che una squadra che prima del suo arrivo giocava alla pari con le big d’Europa (eliminando il Real in semifinale nel 2014-15 e arrivando a contendergli il trofeo in finale, a Cardiff, nel 2016-17) con CR7 ha peggiorato il suo bilancio, uscendo due volte agli ottavi e una volta ai quarti.
La terza esclusione dell’era Ronaldo contro avversarie alla portata apre inevitabilmente riflessioni, tecniche e di mercato: sulla validità dell’operazione commerciale non ci sono dubbi, ma sul rapporto tra costi dell’operazione e benefici in campo sì, visto che la Juventus non ha fatto l’upgrade internazionale per il quale il portoghese era stato ingaggiato.
Dubbi sul futuro iniziano ad esserci: Cristiano, che ha un contratto fino al 2022, è stato un investimento da 240 milioni netti (115 milioni netti per il cartellino più 31 all’anno per quattro stagioni).
Ha portato innegabili ed enormi benefici commerciali (si parla di un effetto di circa 100 milioni di euro sui ricavi del club) ma ha anche condizionato il resto del mercato bianconero e la situazione è diventata ancora più complessa in tempo di Covid.
“Il rinnovo non è all’ordine del giorno”, ha detto Fabio Paratici prima della partita con il Porto, e a questo punto è lecito chiedersi anche che cosa succederà nella prossima stagione.
Ieri è rimasto in silenzio, così come nel post partita (da un campione ci si aspetta che ci metta la faccia in tv anche quando le cose vanno male, soprattutto quando vanno male).
 
Difficile però immaginare un addio anticipato, soprattutto perché in questo momento non sembrano esserci club disposti a pagargli un simile stipendio.
Perciò, a meno di colpi di scena, CR7 e la Vecchia signora
resteranno uniti fino alla fine, o almeno, fino a che la Juventus non decida di fare un cambiamento netto in termini ed uomini di società e di rosa prima squadra.

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