Olimpiadi di Tokyo: sarà un evento a porte chiuse?

Sono mesi, ormai, in cui nello scenario mondiale regna la più totale incertezza, alla mercé di una pandemia che è stata ed è devastante oltre che imprevedibile.

Dello stesso disorientamento sono vittima le Olimpiadi di Tokyo, un evento che era stato programmato per il 2020 ma che purtroppo, per cause di forza maggiore, è stato posticipato alla prossima estate, nello specifico al mese di luglio.

Uno dei principali quesiti senza risposta riguardanti l’avvenimento concerne la presenza, o meno, del pubblico.

“Stiamo valutando varie opzioni. La nostra prima scelta è senza dubbio quella di evitare eventi a porte chiuse, ma in fase di simulazione purtroppo dobbiamo prendere in considerazione anche questo scenario”, ha confermato in conferenza stampa il presidente del comitato Yoshiro Mori.
“Non esistono misure sicure al 100% ma stiamo lavorando per rendere possibile questo importante evento nella massima sicurezza”, ha aggiunto Mori, confermando la riunione in programma per la prossima settimana per discutere i prossimi step insieme al presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, alla governatrice di Tokyo Yuriko Koike e a Seiko Hashimoto, ministro giapponese per i Giochi olimpici.

Dunque si profila sempre più l’ipotesi delle Olimpiadi solo come evento televisivo, anche se i danni che affliggeranno il sistema economico locale saranno senza dubbio di portata considerevole, con l’eventualità di un governo giapponese pronto a controbilanciare qualsiasi deficit.

In Giappone i sondaggi sottolineano come il pubblico sia contrario allo svolgimento della manifestazione, con circa l’80% che dichiara che dovrebbe essere rinviata o cancellata.

Le prossime settimane, senz’altro, offriranno maggiori delucidazioni in merito.