Gravina: “Sarebbe un sogno giocare la prima partita della nazionale a Milano”

Il presidente della Figc svela, ai microfoni di “Un giorno da Pecora” (Rai Radio 1), le iniziative prese negli ultimi giorni

Gravina: “Sarebbe un sogno giocare la prima partita della nazionale a Milano”
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17 Aprile 2020 - 22.34


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Durante la messa in onda del programma radiofonico, “Un giorno da Pecora”, sulle frequenze di Rai Radio 1, è stato intervistato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, che ha commentato l’attuale situazione in Italia con sommo rammarico.

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Ha speso più di qualche parola verso i “veri eroi” di questo momento, i medici e i reparti sanitari:

“Il sogno è giocare la prima partita della nazionale a Milano a porte aperte, un gesto simbolico nei confronti dei medici, del personale sanitario, dei volontari, delle forze dell’ordine. A questi supereroi abbiamo pensato di assegnare lo scudetto del cuore, un gesto verso personaggi che mettono il valore della comunità al di sopra di tutto anche di loro stessi, mettendo a rischio la propria vita”.

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L’intervista si è poi spostata verso le iniziative umanitarie che sta prendendo la Figc.

Gravina si espresso infatti su i diversi scenari:

“Avvieremo una raccolta fondi per gli ospedali che sono in prima linea e realizzeremo una maglia in edizione limitata, un’asta di beneficenza, e faremo anche degli eventi con la nazionale maschile e femminile, a Bergamo e in tutte le località simbolo dell’emergenza covid-19.”

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Appare tra le ipotesi del presidente della Figc quella di istituire un premio riguardante proprio i vari personali coinvolti in prima istanza nell’emergenza, che nelle ultime settimane stanno lavorando senza sosta:

“Abbiamo anche pensato in occasione della nostra prossima hall of fame di istituire un premio speciale a tema ‘responsabilità sociale’ che vogliamo assegnare ai membri della nazionale del’emergenza, il personale, sanitario, la protezione civile, le forze dell’ordine e il personale dei pubblici servizi, e nel nostro museo del calcio ci sarà una bellissima copia dello scudetto del cuore”.

E’ trapelato durante l’intervista che la Figc ha messo a disposizione la propria sede per i malati di Coronavirus:

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“Si, anche se qualcuno mi rimprovera che l’ho sottratto alla preparazione degli arbitri, ma troveremo una soluzione.

E’ stato un gesto d’istinto, di slancio nel dare a questi nostri supereroi che stanno lavorando anche una dimostrazione di attaccamento e di affetto e quindi abbiamo pensato fosse giusto dare alla città di Firenze alla quale ci lega questo affetto particolare il tempio del calcio italiano.”

Ha infine ringraziato il sindaco di Firenze per aver permesso che tutto questo fosse possibile:

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“Siamo soddisfatti e contenti e che il sindaco Nardella e la Protezione civile abbiano apprezzato questo gesto”.

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