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Colpo basso per i tifosi della Roma: Strootman vola a Marsiglia

Il mercato in Italia è chiuso da diversi giorni, tuttavia Monchi ha fiutato l'affare in uscita: 25 milioni più 3 di bonus per il centrocampista olandese

Colpo basso per i tifosi della Roma: Strootman vola a Marsiglia
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27 Agosto 2018 - 15.11


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Kevin Strootman si appresta a diventare un nuovo calciatore del Marsiglia, dove ritroverà il tecnico che lo aveva lanciato nel calcio che conta, Rudi Garcia. Un vero e proprio colpo basso per i tifosi giallorossi, che a mercato chiuso vedono partire uno dei perni del centrocampo di Di Francesco.
Il centrocampista olandese è partito oggi da Ciampino in direzione Marsiglia dall’ex tecnico Rudi Garcia per le visite mediche, mentre Monchi incassa altri 25 milioni di euro (più tre di bonus) che tuttavia non potrà immediatamente reinvestire. A differenza delle cessioni del belga e del brasiliano, infatti, quella di Strootman arriva a mercato chiuso in entrata, e quindi almeno fino a gennaio il ds giallorosso non potrà acquistare un sostituto. Non un problema insormontabile per Eusebio Di Francesco che di fatto ha dato il via libera all’operazione dando una spiegazione nel corso della conferenza stampa di Trigoria. “Fino a quando è stato con me Kevin è stato considerato importante come tanti altri, ma nella Roma in questo momento abbiamo anche tanti centrocampisti.
Ognuno farà le proprie valutazioni – le parole dell’allenatore -, ma a volte ci sono situazioni che vanno lette a 360 gradi, con dentro il calciatore, la società e il pensiero del tecnico. L’interesse è avere anche tutti i giocatori col desiderio di continuare questo percorso. Io dico solo che per me la squadra viene prima del singolo, e alla fine le scelte vanno fatte insieme, condivise un po’ da tutti”. Insomma, la cessione non ha trovato opposizioni di sorta da parte di nessuno e si è concretizzata proprio mentre la Roma era in campo a Trigoria per la rifinitura della sfida all’Atalanta.
Con i bergamaschi al posto di Strootman ci sarà l’ex di turno, Cristante (“lo abbiamo voluto fortemente, credo possa darci tanto per gli inserimenti e la fisicità” l’elogio di Di Francesco), mentre Kluivert scalpita per una maglia da titolare. In campo ci sarà dal primo minuto anche Pastore, punzecchiato dal tecnico: “È un giocatore di qualità tecniche elevate, ma si sono viste pochissimo a Torino e lo sa bene anche lui. Ci aspettiamo più qualità da lui, a prescindere dal ruolo”. E a prescindere dal fatto che domani toccherà quota 200 panchine in Serie A, Di Francesco si attende i tre punti con l’Atalanta. “Mi auguro che sia una festa, al di là del mio traguardo la cosa più importante è che possa vincere la Roma – conclude -. Affrontiamo una squadra che sa cosa vuole, con un ottimo allenatore (Gasperini, ndr) e che ha fatto molto bene in Europa League in questo periodo”.
Gasperini, a Roma niente esperimenti – “Il turnover? Non so come lo intendano gli altri, per me c’è una partita contro una grande squadra e me la voglio giocare al meglio. Senza calcoli. Anzi, pensare alla Roma può tenerci lontani dall’ansia per giovedì a Copenaghen”. La big da affrontare a casa sua in campionato come ricetta per arrivare distesi al primo appuntamento cruciale della stagione, il lasciapassare per i gironi di Europa League. Gian Piero Gasperini smentisce un sostanzioso ricambio in formazione e si focalizza sull’appuntamento del lunedì sera all’Olimpico. “Abbiamo sempre detto che la partita importante è il playoff di ritorno in coppa, ma prima di allora è giusto avere la testa solo per un confronto comunque molto atteso e stimolante – ragiona il tecnico nerazzurro -.
La Roma s’è rafforzata e anche ringiovanita, inserendo alternative che potranno diventare molto importanti. Penso a Kluivert e anche all’ultimo arrivato N’zonzi. Di Francesco parte da una base, un gruppo consolidato e un sistema di gioco stabile”. Un pensiero anche al fresco ex di turno: “Spero che Cristante possa diventare un giocatore importante, con noi ha fatto un percorso fantastico. Lo seguiamo con grande affetto e fiducia: far parte di una grande squadra non è certo la garanzia di poter giocare subito dall’inizio”.

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