di Niccolò Righi
Il cilma al Maradona è infuocato e non poteva essere altrimenti, visti gli scontri tra polizia e “tifosi” teutonici che, oggi pomeriggio, hanno messo a ferro e fuoco il centro di Napoli. Sapevamo che la partita fosse a rischio ma, francamente, a immaginarsi una guerriglia del genere si fa sempre fatica e per questo fa ancora più rabbia.
Ora però è il momento di parlare di calcio, anche se in serate come queste, con un Napoli così e con giocatori come Kvaratskhelia, che illuminano gli occhi di tifosi e non con le loro giocate, non si può non parlare solo e soltanto di calcio. Se seicento invasati, che utilizzano la scusa del tifo per dar sfogo ai propri deliri, infangando il nome di questo sport, vogliono la ribalta, ci spiace ma qui non c’è posto per voi.
Primo tempo non particolarmente divertente, con il Napoli che gestisce il vantaggio maturato all’andata stando attento a controllare gli attacchi arrembanti della squadra ospite. Le uniche due occasioni pericolose dei primi quaranta minuti sono comunque dei partenopei, con Politano che impegna Trapp dopo una manciata di secondi dal fischio d’inizio e Kvaratskhelia, che al 19′ non riesce a concretizzare un contropiede interessante innescato da Zielinski, che – forse con un fallo – aveva recuperato palla su Sow.
Negli ultimi minuti poi il Napoli cambia marcia: al 42′ occasionissima con Zielinski che si accentra e serve Kvaratskhelia. Il georgiano lascia partire un gran piattone ma trova una pronta risposta di Trapp, che fino a quel momento aveva retto con determinazione l’impeto azzurro. Nulla può però dopo cinque miniuti con Lobotka, che illumina per Politano sulla destra, l’esterno con un destro morbidissimo pesca in area il solito Osimhen il quale, con uno stacco imperioso, la mette al sette, togliendosi la maschera per la ventiduesima volta in stagione.
Nella ripresa tutto facile per il Napoli, che forte della qualificazione in cassaforte, inizia a togliersi un po’ di tensione dalle spalle, giocando sul velluto come ci ha abituati nel corso della stagione, riuscendo a dilagare in appena 20 minuti. Al 53′ bellissima azione corale con Kvaratskhelia, lucido ad allargare da sinistra a destra dell’area tedesca. Politano pesca in area Di Lorenzo, che è bravissimo a crossare rapidamente per Osimhen, avventatosi sul pallone spingendolo in rete e siglando la doppietta personale che sale a quota 23 gol in stagione, 13 dei quali solo nel 2023, rendendolo, dopo Rashford a 15, il giocatore con più gol all’attivo tra i cinque maggiori campionati europei da inizio anno.
Al 61′ ancora pericoloso il Napoli, ancora con Kvarastkhelia, che calcia con potenza cercando il palo lontano, ma trovando la risposta di un ottimo Trapp che si allunga e devia in calcio d’angolo. È solo un rimandare l’inevitabile per i tedeschi che, infatti, due minuti dopo, si vedono fischiare un calcio di rigore con Sow, entrato in ritardo su Zielinski. È lo stesso polacco a presentarsi sul dischetto e a firmare il 3-0 con un potente destro centrale che chiude la partita.
Un incontenibile Napoli va per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale di Champions e sembra non porre limiti ai suoi obiettivi, che adesso appaiono sempre più grandi. Il Napoli stasera sogna, e fa bene a sognare.
LE PAGELLE
Napoli: Meret 6.5, Di Lorenzo 7, Kim 6 (Juan Jesus 6), Rrahmani 6.5, Mario Rui 6.5, Anguissa 6.5, Lobotka 6.5, Zielinski 7 (Ndombele s.v.), Politano 7.5 (Lozano 6), Osimhen 8 (Simeone s.v.), Kvaratskhelia 7 (Elmas s.v.). All. Spalletti 7.5.
Eintracht Francoforte: Trapp 6.5, Buta 5.5, Tuta 5, N’Dicka 5, Lenz 4.5 (Max 5.5), Rode 5.5 (Jakic s.v.), Sow 5, Kamada 6, Gotze 5, Knauff 5 (Alidou 5.5), Borré 5. All. Glasner 5.
IL TABELLINO
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (66′ Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (74′ Ndombele); Politano (66′ Lozano), Osimhen (81′ Simeone), Kvaratskhelia (74′ Elmas). A disp.: Idaslak, Gollini, Olivera, Bereszynski, Ostigard, Gaetano. All.: Luciano Spalletti.
Eintracht Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Buta, Tuta, N’Dicka, Lenz (65′ Max); Rode (74′ Jakic), Sow; Kamada, Gotze, Knauff (62′ Alidou); Borré. A disp.: Chandler, Alario, Hasebe, Toure, Smolcic, Ramaj, Horz. All.: Oliver Glasner.
Arbitro: Anthony Taylor (ING)
Gol: 47′, 53′ Osimhen, 64′ Zielinski (r),
Ammoniti: 26′ N’Dicka (E), 32′ Lenz (E), 65′ Gotze (E), 77′ Juan Jesus (N),
Espulsi: –