Derby, Mourinho: "Voglio vincere". Per Sarri è un evento unico

Nella Roma recupera Pellegrini, con El Shaarawy in vantaggio sulla sinistra. Nella Lazio manca Zaccagni, tridente obbligato. Sulla destra favorito Lazzari

Derby, Mourinho: "Voglio vincere". Per Sarri è un evento unico
Sarri e Mourinho
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19 Marzo 2022 - 23.31


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Roma-Lazio vale per la corsa all’Europa League, ma rappresenta molto di più. I due tecnici mantengono, in ogni caso, un basso profilo: né Mourinho, né Sarri hanno intenzione di incendiare una partita che per entrambi i tecnici è “diversa dalle altre”. Lo dimostrano anche i tifosi che saranno presenti con un Olimpico sold out al 75% della sua capienza.

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Attenzione massima anche per quello che potrebbe succedere al di fuori degli spalti. Potenziati, infatti, i controlli nelle vie limitrofe allo stadio e ai tornelli d’ingresso per evitare di far entrare eventuali striscioni con messaggi legati alla guerra in Ucraina. Controlli poi allargati anche al centro storico per il possibile arrivo nella Capitale di ultras bulgari del Levski Sofia, gemellati con quelli della Lazio e storicamente con posizioni filorusse. Insomma, massima attenzione per evitare di trasformare un confronto sportivo in una battaglia ideologica e un primo passo le due società lo hanno già fatto giovedì in Campidoglio presentando l’iniziativa per la pace in Ucraina.

Per la Roma ci sarebbe dovuto essere Pellegrini, fermato da una faringite e qualche linea di febbre dopo la gara col Vitesse. Al suo posto si presentò Oliveira, ma due giorni dopo il capitano della Roma è recuperato. “Non può essere al 200%, ma nessun bluff. Lorenzo giocherà” ha detto il portoghese dopo averlo riabbracciato in gruppo solamente nell’allenamento di rifinitura. L’unico dubbio di formazione, quindi, resta quello legato alla fascia sinistra con El Shaarawy in vantaggio su Zalewski. Su che Roma vorrà vedere, invece, non ha dubbi. “La squadra che mi piace di più è quella che vince e domani voglio che vinciamo”.

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Meno netto è stato Sarri. “Il derby è il derby, non c’è alcun retropensiero. È una partita a sé – ha spiegato il tecnico biancoceleste -. Va presa come evento unico, non bisogna pensare alla classifica e al resto. So quanto i tifosi ci tengano”. Alla battuta delle sigarette fatta da Mourinho dopo il Vitesse, però, risponde a tono. “È arrivato tardi. Ho smesso di fumare da diversi giorni, poi magari ricomincio”. Come il suo collega, anche per Sarri i dubbi di formazione sono pochi.

La squalifica di Zaccagni obbliga al tridente con Pedro, Immobile e Felipe Anderson e l’unico ballottaggio è quello del terzino destro. “Dobbiamo capire la strategia che adotteremo. Se sparare tutto subito faremo una scelta, altrimenti ne faremo un’altra”. Per questo Lazzari sembra in vantaggio per una maglia da titolare, ma attenzione alle sorprese con Patric che scalpita.

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