Le formazioni
Cagliari (3-5-2): Cragno; Caceres, Ceppitelli, Carboni; Bellanova, Nandez, Grassi, Marin, Dalbert; Joao Pedro, Baldé.
Salernitana (4-3-1-2): Belec; Ranieri, Gagliolo, Gyomber, Veseli; L.Coulibaly, Di Tacchio, Obi; Bonazzoli; Djuric, Gondo.
Il pre-partita
Sono passati solo 14 turni ma i primi treni, per lo Scudetto, per l’Europa e anche per la salvezza, sembrano siano già in moto, per questo la sfida di stasera all’Unipol Domus di Cagliari vale doppio per la squadra di casa e la Salernitana, sul fondo della classifica a 7 punti con lo Spezia momentaneamente salvo a +4 punti, non pochi per due squadre che in 13 partite hanno vinto rispettivamente una e due volte, con la squadra di Mazzarri che ha perso meno volte rispetto a quella di Colantuono, 8 sconfitte contro le 10 dei granata.
Due squadre con gli stessi punti ma con diverse aspettative ad inizio stagione: da una parte la squadra di casa può vantare nazionali con esperienza internazionale come Nandez, Godin, Caceres, Strootman, e giovani in rampa di lancio come Carboni e Bellanova, oltre alle certezze Cragno e Joao Pedro, dall’altra i campani hanno numerosi giocatori all’esordio in massima serie e un mercato condotto con molti dubbi dovuti all’incognita proprietà, che ancora oggi attanaglia i tifosi granata perché ad un mese dalla scadenza fissata dalla Figc per la Salernitana affinché venga trovato un nuovo proprietario e non sia estromessa dal campionato, non ci sono novità.
Alla vigilia il tecnico Mazzarri ha voluto sottolineare la differenza qualitativa delle due squadre, ricordando che “se facciamo ciò che sappiamo, senza sottovalutare l’avversario, vinciamo”, mentre Colantuono, subentrato in corsa come il collega toscano, ha dovuto avere a che fare con numerose assenze, tutte tra i titolari, come Ruggeri, Kastanos, Ribery, M.Coulibaly e Strandberg, questi ultimi tra i migliori nelle recenti uscite, oltre a Schiavone, autore dell’ultima rete della squadra non più di proprietà di Lotito.