Allo stadio Pier Luigi Penzo, ubicato sull’Isola di Sant’Elena, nella laguna veneziana, che per la prima volta ha ospitato la squadra della città lagunare dal suo ritorno in A a seguito di numerosi lavori di ristrutturazione, per il secondo impiano sportivo dedicato al calcio più antico in Italia dopo il Ferraris, lo Spezia di Thiago Motta vince per due reti a uno grazie al tiro dalla distanza del neo arrivato in prestito dal Sassuolo Mehdi Bourabia al minuto 94.
Partita che ai punti sarebbe finita in pareggio con il primo tempo dominato dallo Spezia, capace di passare in vantaggio dopo 13 minuti grazie alla splendida conclsione al limite dell’area di prima da fermo di Samuele Bastoni, spezzino, sviluppatosi come terzino ma con il nuovo allenatore sempre più interno di centrocampo o, come oggi, mezzala, che d’interno mancino ha spedito il pallone all’incrocio del palo più lontano, su cui nulla ha potuto Maenpaa; nel secondo tempo invece la squadra di casa è cresciuta, con gli ospiti non più efficaci nel recupero alto della palla come nella prima frazione e in difficoltà a contenere le folate offensive degli esterni d’attacco lagunari, uno su tutti Johnsen.
All’ora di gioco, arrivato il pareggio della squadra di casa con Ceccaroni di testa su calcio di punizione pennellato dal giovane Busio, lo Spezia ha avuto paura, badando più a difendersi che ad attaccare, favorendo così il Venezia, che per la prima volta nella partita è riuscito a tenere il pallino del gioco; a 20 minuti dalla fine cominciano i cambi non obbligati per Thiago Motta, dopo l’infortunio nel primo tempo di Erlic, che toglie un centrocampista come Sala inserendo l’attaccante ex Inter e Barcellona Manaj, lanciando un segnale importante, quello di vincere, alla fine recepito dalla squadra, rivitalizzata dagli innesti di Podgoreanu e Nzola, tutti attaccanti.
La differenza tra le due squadre l’hanno fatta proprio gli attaccanti, con Thomas Henry che in casa non è riuscito a ripetere la buona prestazione fornita ad Empoli con pochi palloni controllati e poca incisività davanti mentre dall’altra parte buona prestazione del giovane talento francese Janis Antiste, 2002 di Tolosa ma già esordiente in Ligue 1 e autore di 7 goal in 31 presenze nell’ultima Serie B francese con la maglia della propria città: sempre bravo a mettere in difficoltà i centrali avversari con un pressing asfissiante, molto pimpante e audace nello sfidarli sia nei duelli corpo a corpo che in velocità, aiutando la propria squadra a salire.
Bene nello Spezia anche Bastoni e Maggiore, centrocampisti di quantità e qualità nativi della città ligure, mentre dall’altra parte solita prestazione in cui a tanta velocità e capacità con o senza palla è mancata freddezza sotto porta per Johnsen, norvegese ex Ajax a cui Zanetti non rinuncia mai, non sostituendolo come fatto con gli altri compagni del tridente Okereke, meno positivo rispetto alla gara con l’Empoli e vittima di crampi, e Henry, come detto non in giornata.
Le formazioni
Venezia (4-3-3): Maenpaa; Molinaro, Ceccaroni, Caldara, Mazzocchi; Busio (dal 76′ Kiyine), Vacca (dal 76′ Heymans), Crnigoj (dal 55′ Peretz); Johnsen, Henry (dal 63′ Forte), Okereke (dal 63′ Aramu).
Spezia (4-3-3): Zoet; Amian, Erlic (Dal 23′ Hristov), Nikolaou, Ferrer; Maggiore (Dal 78′ Bourabia), Sala (dal 70′ Manaj), Bastoni; Verde (Dal 78′ Nzola), Antiste (dal 77′ Podgoreanu), Gyasi.