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Mourinho day per la Roma: ecco i punti salienti della prima conferenza stampa

Dopo l’ufficializzazione da parte del club giallo rosso del 4 Maggio del nuovo allenatore, oggi prima conferenza stampa di presentazione di Josè Mourinho. Nuovo capitolo in Italia per l’allenatore portoghese.

Mourinho day per la Roma: ecco i punti salienti della prima conferenza stampa
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8 Luglio 2021 - 17.42


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È iniziata con la conferenza stampa di presentazione al Campidoglio, l’era di Mourinho allenatore della Roma.
I giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno parlato della questione “mentalità” che da anni monopolizza la stampa romana e delle prime mosse da compiere:” Conoscere il gruppo. Non andiamo a cambiare delle cose quando non siamo consapevoli di tutto quello che c’è all’interno del gruppo. È importante conoscerlo. Ci sono dei principi fondamentali e non negoziabili. Oggi è il primo giorno di allenamento e voglio che i calciatori capiscano come lavoriamo noi ed è molto semplice. Tutto quello che non è al 100% non sta bene. Stiamo parlando semplicemente di allenamento. Con la tua domanda credo tu voglia andare in direzione dei giocatori ma io voglio andare nella direzione di tutti noi che siamo all’interno del club. Voglio dire che dal momento che sono arrivato ho fatto una quarantena che mi ha permesso di essere al centro di allenamento e di poter parlare con le persone e capire. Ho visto una gioia terribile di tutti di lavorare insieme e cercare di dare buone condizioni di lavoro possibili. Ed è una sensazione buona. Arrivare e capire subito che la gente vuole lavorare insieme, per me è un buon feeling”.
Ad una domanda riguardante il confronto tra la Roma di Mourinho e gli altri allenatori delle big, l’allenatore portoghese ha risposto:” Non voglio la Roma di Mourinho, voglio la Roma dei romanisti. Io non sono nessuno, sono uno in più, che insieme a loro all’interno del club e a tanti, tanti tifosi nel mondo, sono uno in più. Se vuoi parlare della Juve di Max o del Napoli di Spalletti o della Lazio di Sarri puoi farlo ma la Roma di Mourinho non mi piace veramente”.
L’allenatore portoghese ha parlato anche delle presunte chiamate avvenute a dei big svincolati come Sergio Ramos e Donnaruma:” Non ho parlato con nessuno, puoi pensare che non è vero ma ti dico la verità. Non ho parlato con nessuno. Parlo con Tiago, con la proprietà e con le persone dei club di diverse aree di lavoro ma di giocatori non ho parlato con nessuno”.
Mourinho si è dimostrato anche molto deciso alle domande sulla fascia da capitano tra Dzeko e Pellegrini:” Io non ti devo rispondere alla domanda e dire quello che faccio all’interno del mio club. Se entriamo in questa dinamica, di dirmi cosa faccio e con chi parlo, scusa ma sarò un antipatico che non condivide con voi quello che faccio all’interno. La domanda del capitano sarà una situazione che prima di tutti la società e i giocatori devono sapere prima di voi”.
Una domanda anche sul suo cambiamento negli anni e su che tipo di Mourinho sarà:” Se non miglioriamo con gli anni e se gli anni non ci rendono dei professionisti migliori vuol dire che qualcosa non ha funzionato per il meglio. Sono più maturo, al tempo stesso il Dna non cambia. Sono quello che sono nel bene e nel male e sostanzialmente sono la stessa persona”.
L’allenatore portoghese, nella sua conferenza stampa, ha attaccato anche la sua ex squadra, l’Inter: “ Non vogliamo vittorie isolate, facile farle se poi non si pagano gli stipendi. Conte come me? No, all’Inter nessun allenatore può essere paragonato a me o a Herrera”.
C’è stato spazio anche per dichiarazioni da parte di Tiago Pinto sul mercato:” A fine mercato avremo una squadra degna di Mourinho”.
Parole che fanno ben sperare i tifosi giallo rossi, conoscendo gli standard dell’allenatore lusitano.
Ora i tifosi giallo rossi dovranno attendere i frutti del lavoro del tecnico portoghese, sperando di arrivare alla conquista di un titolo, nel più breve tempo possibile.

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