Allo scadere Dovbyk regala l'Inghilterra e l'Olimpico a Shevchenko e l'Ucraina, Svezia eliminata ai supplementari

Si gioca all'Hampten Park di Glasgow l'ultimo ottavo di finale che vede sfidarsi la Svezia di Forsberg e prima nel proprio girone contro l'Ucraina di Shevchenko, qualificata grazie al ripescaggio; ad arbitrare Rocchi

Allo scadere Dovbyk regala l'Inghilterra e l'Olimpico a Shevchenko e l'Ucraina, Svezia eliminata ai supplementari
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29 Giugno 2021 - 21.21


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“E alla fine arriva Dovbvyk” è il titolo della serie andata in onda a Glasgow per più di 120 minuti che ha visto nel finale la vittoria dell’Ucraina grazie all’incornata dell’attaccante classe ’97 che gioca nel Dnipro e che è al terzo gettone con la propria Nazionale, convocato anche un po’ a sorpresa da uno che di attaccanti ci capisce come Sheva, il quale lo ha inserito a inizio secondo tempo supplementare per sopperire al’infortunio muscolare occorso a Yarmolenko.
Dopo un primo tempo caratterizzato da fiammate iniziali con un sostanziale equilibrio fin quasi al tramonto dei 45 minuti, con Zinchenko prima e Forsberg poi che accendono la partita con due goal di sinistro; per il numero 10 svedese è il quarto centro nella competizione, dietro solo a Cristiano Ronaldo, ed è il primo svedese a segnare 4 goal ad un Europeo, oltre ad essere insieme allo stesso portoghese il primo calciatore dall’edizione del 2004 a segnare almeno due goal con il mancino e con il destro.

Partita quindi più viva che mai e la seconda frazione di gioco lo dimostra con i tre legni colpiti dalle due compagini, tra cui due dello stesso Forsberg, ma con il passare dei minuti l’intensità diminuisce per far spazio alla paura di perdere, quindi si va ai supplementari in cui il match, indirizzato verso i rigori con la paura e la stanchezza vere protagoniste degli ultimi 30 minuti della partita, cambia: il centrale svedese Danielson interviene in anticipo sul pallone a centrocampo ma una volta allonato il pallone la gamba rimane alta e va dritta sul ginocchio del neo entrato Besedin.
Inizialmente Rocchi comanda per il cartellino giallo ma dopo essere stato richiamato al Var cambia il colore del cartellino, con il centrale scandinavo che lascia il campo come l’avversario, il quale fatica a rialzarsi per molti minuti e che viene poi trascinato fino alla panchina a forza: si teme un infortunio serio per l’attaccante della Dynamo Kiev, sfortunato dato il rientro nel 2021 dopo il 2020 saltato per squalifica dopo aver assunto involontariamente sostanze vietate perché dopanti.

A quel punto, rinfrancata dall’uomo in più, l’Ucraina prende coraggio e nonostante la stanchezza e le innumerevoli interruzioni, è l’unica ad attaccare con costanza;  atteggiamento che viene poi ripagato al minuto 121 quando Zinchenko, autore di un goal e un assist nella partita che segna il suo ritorno da esterno a tutta fascia dopo un girone passato sulla trequarti, effettua un traversone che manda fuori tempo i centrali svedesi e favorisce Dovbyk che di testa batte Olsen, al quarto goal subito nelle ultime due dopo aver mantenuto la porta inviolata nelle prime partite, e regala all’Ucraina il quarto di finale.

Delusione quindi per la Svezia, arrivata alla kermesse europea con un ruolino di marcia invidiabile e capace di conquistare 7 punti in un girone con la Spagna terminandolo come prima classificata con 4 goal segnati e 2 subiti, eliminata da una Nazionale ripescata che, in un girone con Olanda e Austria oltre alla Macedonia, era riuscita a raccogliere solamente 3 punti con 4 goal fatti e 5 subiti.

La cronaca del secondo tempo supplementare
120+5′

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120+1′
Goal Ucraina: 
Zinchenko dalla zona laterale mancina mette un traversone che taglia tutta l’area di rigore svedese mettendo furi gioco i difensori, pallone perfetto in mezzo a Lindelof ed Helander che va sulla testa di Dovbvyk, entrato all’alba dell’ultimo tempo supplementare, che la spizza verso la porta trafiggendo Olsen.

117′
Ultimo cambio ucraino anche pensando ai sempre più probabili ed imminenti calci di rigore: dentro il centrocampista e attaccante del Genk Bezus al posto del centrocampista Sydrochuk.

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113′
Tacco di Sydorchuk per Karavaev in area, l’ucraino va alla conclusione contrastata però da Berg, torre e centravanti che sta giocando a centrocampo dando una preziosa mano in difesa; rimane però a terra lo svedese, promesso sposo del Goteborg, colpito duramente dallo stesso avversario in caduta nello slancio dopo il tiro.

111′
Invenzione di Malinovskyi al limite dell’area per Dobvyk che all’altezza del dischetto scivola e manda il pallone alto sopra la traversa ma tutto è vanificato dal guardalinee che segnala la posizione di fuorigioco dell’attaccante.

109′
Rischia Helander che da ultimo uomo fallisce l’aggancio del pallone per anticipare l’attaccante avversario, in fuorigioco, ma nel tentativo liscia il pallone rimettendo in gioco Tsygankov, il quale non riesce a prendere possesso del pallone perché in caduta lo stesso centrale svedese riesce a rimediare e allontanare il pallone.

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La cronaca del primo tempo supplementare
105+5′
Torna in campo il numero 4 ucraino ma zoppica vistosamente mentre dall’altro lato Yarmolenko rimane a terra, probabile infortunio muscolare per il capitano, stremato come molti altri suoi compagni; per il Ct comunque sono previste altre due sostituzioni, una però è Dobvyk, attaccante del Dnipro, che sarà in campo proprio al posto dell’attuale fantasista del West Ham.

105+3′
Sugli sviluppi di una rimessa laterla eprova il destro al volo Forsberg al limite dell’area, pallone alto e lo stesso numero 10 che sembra essersi fatto male; intanto rimasto a terra Kryvtsov, colpito inavvertitamente sulla caviglia da Berg.

102′
Cambi per entrambe le compagini per ovviare al problema causato da Danielson: da una parte Olsson lascia il campo in favore di Helander, visto anche in Italia con la maglia del Bologna e difensore centrale, mentre per l’Ucraina entra l’ala della Dynamo Kiev Tsygankov al posto di Besedin, che rimane fuori dal campo a continuare le cure mediche per il suo ginocchio, colpito duramente e girato in malo modo dopo l’intervento killer dell’avversaro svedese.

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100′
Espulsione Svezia: dopo il check al Var Rocchi cambia il colore del cartellino ed espelle il difensore del Dalian Pro; intanto il numero 19 ucraino esce dal campo dolorante e nelle mani dei medici della propria Nazionale.

98′
Intervento duro di Danielson, il difensore centrale svedese, che nel cerchio di centrocampo in sforbiciata anticipia Besedin ma dopo aver preso la palla con il piede a martello interviene in malo modo sul ginocchio dell’attaccante avversario neo entrato, per Rocchi è cartellino giallo.

97′
Girandola di cambi per gli scandinavi con ben 3 cambi; fuori Kulusevski, Isak e Larsson, dentro l’ex Palermo Quaison, l’esperto Berg e Claesson, protagonista contro la Polonia da subentrato perché autore del 3-2 finale.

95′
Secondo cambio per l’Ucraina nel primo tempo supplementare con l’uscita dal campo di Stepanenko, mediano dello Shakhtar Donetsk, che lascia il posto a Makarenko; secondo cambio perché prima del calcio d’inizio c’è stato un altro cambio con Yaremchuk che ha lasciato il posto a Besedin, attaccante anche lui.

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91′

Non sono bastati i tempi regolamentari per decretare la vincitrice della sfida nonostante entrambe nel secondo tempo abbiano provato a colpire: prima Sydrochuk colpisce il palo al minuto 55, un minuto dopo il migliore in campo della Svezia Forsberg colpisce lo stesso legno mentre a 20′ dal termine colpisce la traversa; il secondo tempo poi prosegue all’insegna della paura, con l’Ucraina attenta a non farsi sorprendere dopo aver rischiato per ben due volte di andare sotto, mentre la Svezia ha continuato a macinare gioco trascinata continuativamente solo dal solito numero 10, con Isak e Kulusevski che hanno sì dispensato giocate di fino ma accesi solo a sprazzi.

La cronaca del secondo tempo
90+2′

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89′
Verticalizzazione dal cerchio di centrocampo di Ekdal per Kulusevski, partito sulla linea del fuorigioco, che perde un po’ di tempo nel controllare il pallone e al momento del tiro è oramai recuperato dal difensoe avversario, che in contrasto devìa la palla in angolo.

85′
Giallo anche per Forsberg che nel controllare il pallone sbraaccia un po’, per Rocchi è ammonizione anche se l’avversario accentua, e in ritardo, il contatto, apparso piuttosto leggero.

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83′
Doppio cambio per la Svezia con i due terzini, Lustig per scelta tecnica e Augustinsson per infortunio, sostituiti rispettivamente dall’ex Bologna Krafth e Bengtsson.

79′
Altra ammonizione, questa volta per l’Ucraina, con Yarmolenko che viene punito dall’italiano Rocchi per le proteste plateali a seguito del calcio di punizione assegnato dall’arbitro italiano alla Svezia per il contatto giudicato irregolare del neo entrato Malinovskyi ai danni di Lustig.

70′
Prima ammonizione del match con Kulusevski che viene registrato nell’elenco dei cattivi per una trattenuta reiterata ai danni di Zinchenko.

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69′
Vicino alla doppietta personale Forsberg che ancora una volta viene fermato solamente dalla sfortuna: se ne va nella corsia mancina il laterale svedese concludendo poi con il destro, la palla si infrange sulla traversa.

61′
Primo cambio del match con “Sheva” che richiama in panchina il numero 10 Shaparenko, al suo posto dentro Malinovskyi, il grande escluso del match.

56′
Altro palo, questa volta colpito dagli avversari: ancora la coppia che ha fatto male all’Ucraina nella prima frazione con Isak che serve l’esterno del Lipsia che qesta volta di destro, il piede preferito, tenta la conclusione a rete, la palla colpisce il legno alle spalle di Bushchan.

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55′
Yarmolenko sguscia via nella propria zona di competenza, il lato destro, e serve all’indietro in area Sydorchuk il quale colpisce a botta sicura ma il tiro si spenge sul palo.

54′
Forsberg serve l’ex Sunderland Larsson che dai 30 metri ci prova, il tiro finisce fuori di poco.

46′

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Partita ad alti ritmi e molto equilibrata quella giocata in Scozia con entrambe le squadre vogliose di vincere e dimostrare, a chi li sottovaluta come nel caso della Svezia e a chi li ha aspramente criticati per un gioco tutt’altro che entusiasmante nel caso dell’Ucraina, che meritano di essere dove sono.
Nonostante una lunga imbattibilità, dimostrata dai soli due goal subiti nella fase a gironi, tutti nell’ultima partita contro Lewandowski, è proprio la Svezia a passare in svantaggio grazie al siluro di Zinchenko: il polivalente talento del City è l’emblema del cambiamento adoperato dal Ct Shevchenko che dopo tre partite con il 4-1-4-1 con Malinvoskyi sempre titolare e l’autore del goal sulla trequarti, stasera ha schierato un più equilibrato 3-5-2 con il ritorno in fascia dell’ex Shakhtar Donetsk che fino a questo momento ha ripagato.
Dall’altra parte a pareggiare i conti ci ha pensato Forsberg, a segno per la quarta volta in questa manifestazione dopo il goal su rigore contro la Slovacchia e la doppietta rifilata alla Polonia; da segnalare la buona prova del solito Isak, autore dell’assist, e di Kulusevski, di ritorno tra i titolari dopo essere stato fermo causa covid e tornato, partendo dalla panchina, proprio contro la Polonia, in cui riuscì comunque ad incidere con due assist.
Partita non povera di emozioni e di sorprese grazie ad un’Ucraina ben messa in campo che ha forse sorpreso gli avversari, non capaci di trovare varchi affidandosi spesso al talento di Isak e alla fantasia di Kulusevski per scardinare la difesa avversaria, nel secondo tempo si prevedono altre occasioni da una parte e dall’altra con le armi in panchina che non mancano per entrambe le compagini.

La cronaca del primo tempo
43′
Goal Svezia:
scambio di passaggi tra Kulusevski e Isak all’altezza dei 20 metri, poi servizio dell’ultimo per Forsberg che risponde al bolide di mancino di Zinchenko con un’altra fucilata con il piede debole che, complice una deviazione che inganna il portiere avversairo, spedisce la palla in rete.

28′
Goal Ucraina: l’ex stella della Dynamo Kiev ora al West Ham Yarmolenko entrato in area di rigore dalla destra serve con un delizioso esterno mancino l’accorrente Zinchenko nella parte opposta del rettangolo, con il centrocampista e terzino mancino con Guardiola al City che esplode il mancino su cui nulla può Olsen.

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19′
Ancora Kulusevski protagonista, vero e proprio regista delle azioni offensive svedesi, perché appoggia il pallone ad Isak con il centravanti ex Borussia Dortmund che all’ingresso in area cerca il secondo palo ma apre troppo il destro e il pallone termina a lato.

18′
Kulusevski inizia a farsi vedere con un pallone scodellato in area dalla zona di destra, pallone su cui per poco non si avventa il numero 10 Forsberg.

11′
Si fa vedere anche la punta del Gent attenzionato da numerosi club europei, Yaremchuk: scambia con il capitano Yarmolenko nei pressi del limite dell’area e calcia di prima intenzione, il tiro viene però respinto da Olsen.

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9′
Occasione per il numero 10 Shaparenko che, servito da Stepanenko, sfonda centralmente provando la conclusione con il destro all’altezza della trequarti: il tiro del giovane talento scuola Dynamo Kiev termina però a lato.

7′
All’arrembaggio la squadra scandinava con Kulusevsk che dopo una lunga sortita offensiva di squadra arriva alla conclusione dopo un batti e ribatti in area: il tiro dello juventino è murato con la palla che termina fuori, calcio d’angolo per gli uomini di Andersson

1′

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Åttondelsfinalen mot Ukraina är igång! #SWE 0-0 #UKR | #EURO2020

— Svensk Fotboll (@svenskfotboll) June 29, 2021


Le formazioni

Svezia (4-4-2): Olsen; Augustinsson (dall’83’ Bengtsson), Danielson, Lindelof, Lustig (dall’83’ Krafth); Forsberg, Ekdal, Olsson (dal 101′ Helander), Larsson (dal 97′ Claesson); Isak (dal 97′ Berg), Kulusevski (dal 97′ Quaison).

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Ucraina (4-3-3): Bushchan; Kryvtsov, Zabarnyi, Matviyenko; Karavaev, Sydorchuk (dal 118′ Bezus), Stepanenko (dal 95′ Makarenko), Shaparenko (dal 61′ Malinovskyi), Zinchenko; Yarmolenko (dal 106′ Dovbyk), Yaremchuk (dal 91′ Besedin, dal 102′ Tsygankov).

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