Turchia-Italia 0-3, le pagelle: Spinazzola e Berardi padroni delle corsie laterali, male Yazici e Calhanoglu

Gli Azzurri vincono in scioltezza la gara inaugurale dell'Europeo con gli esterni di Mancini grandi protagonisti e la retroguardia pressoché perfetta; deludono i due centrocampisti offensivi avversari con maggior talento

Turchia-Italia 0-3, le pagelle: Spinazzola e Berardi padroni delle corsie laterali, male Yazici e Calhanoglu
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12 Giugno 2021 - 00.04


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Di Marco Bertolini
Gianluigi Donnrumma 7:
come contro la Repubblica Ceca non è particolarmente operoso ma il mezzo voto in più rispetto all’amichevole è per l’esordio in una competizione come l’Europeo con una maglia che pesa per la sua storia: bravo e attento sopratutto nel primo tempo, è sempre sembrato nel vivo del gioco incitando i compagni come se fosse un veterano.
Alessandro Florenzi 6: “il bello de nonna” come lo chiamano nella sua città natale sede della partita che ha dato il via all’Europeo è apparso con il freno a mano tirato, attento comunque nelle chiusure difensive ma è poco coinvolto e convinto nelle avanzate offensive, anche per una condizione fisica tutt’altro che ottimale.
(dal 46′ Giovanni Di Lorenzo 6.5: 4 anni fa concludeva il campionato di Serie C con il Matera, stasera esordisce in una competizione di questo calibro a partita già iniziata ma non appare per nulla intimidito: ordinato nelle chiusure e bravo a non buttare mai via il pallone, è coraggioso nelle scelte e nel buttarsi in avanti.)
Leonardo Bonucci 6.5: coppia collaudata quella dei centrali juventini, il nativo di Viterbo lascia battagliare il compagno di reparto concentrandosi sull’impostare il gioco da dietro e tenere d’occhio il centravanti avversario.
Giorgio Chiellini 7.5: preciso negli intercetti e negli anticipi, fa valere la sua esperienza capendo quando è il caso di rallentare e quello di accelerare mostrando una condizione fisica finalmente ottimale, come dimostra al minuto 92 quando chiude in scivolata la conclusione a botta sicura di Yilmaz esultando come un goal.
Leonardo Spinazzola 8: nel primo tempo è l’unico degli Azzurri che affronta e salta il diretto avversario creando superiorità mentre nel secondo è bravo ad accompagnare le azioni offensive: dal suo inserimento e conseguente conclusione arriva il raddoppio, molto prezioso.
Nicolò Barella 7: oggi il primo vero banco di prova di livello internazionale dopo aver convinto gli addetti ai lavori in Serie A, supera la prova di maturità con una prestazione eccellente in entrambe le fasi: bravo nella propria metà campo a pressare gli avversari, prezioso in fase offensiva proponendosi spesso e arrivando anche alla conclusione, ciliegina sulla torta l’appoggio a Insigne per il 3-0.
Jorginho 7: nei primi 45 minuti più recupero è un po’ in ombra essendo marcato e pressato costantemente, nel secondo tempo sale in cattedra anche per il ritmo meno asfissiante avversario: disegna calcio smistando il pallone da una fascia all’altra e collegando la difesa con l’attacco come solo un regista che ha vinto una Champions League da titolare potrebbe fare.
Manuel Locatelli 6.5: il meno brillante del terzetto di metà campo, il meno abituato a giocare a certi livelli: l’emozione forse si fa sentire dato che non rischia mai la giocata ma il suo dinamismo, un mix di qualità e quantità, servono a questo centrocampo per essere completo e al duo di sinistra Spinazzola-Insigne per dialogare meglio.
(dal 74′ Bryan Cristante s.v.)
Domenico Berardi 8: nel primo tempo è il più vivace degli attaccanti svariando molto e concludendo due volte: la mira non è sempre delle migliori e gli errori di disimpegno ci sono ma è uno dei più vivaci non sentendo per nulla la pressione, nel secondo tempo si scatena e propizia l’autogoal di Demiral: “Mimmo” è diventato grande.
(dall’86’ Federico Bernardeschi s.v.)
Ciro Immobile 7.5: segna per la 14esima volta con la Nazionale e bissa la prestazione in amichevole di una settimana fa: su impegno e generosità diventa ridondante oramai soffermarsi, è bravo a farsi sempre trovare pronto e sfrutta l’esperienza per liberarsi spesso e volentieri della marcatura del ben più dotato fisicamente Soyuncu.
(dall’81’ Andrea Belotti s.v.)
Lorenzo Insigne 7.5: la maglia numero 10 dell’Italia ha finalmente trovato un padrone e da stasera non ci sono più dubbi: dopo un primo tempo in cui duetta bene con Spinazzola facendosi trovare sempre tra le linee con alcune conclusioni che meritavano maggior fortuna, nei 36 minuti finali trova il goal e ritorna ad essere il giocatore da cui partono tutte le migliori azioni d’attacco azzurre.
(dall’81’ Federico Chiesa s.v.)
Roberto Mancini 8: 9a vittoria di fila a -2 dal record che lui stesso ha segnato tra il 2018 e il 2019, dopo un primo tempo complicato per l’accampameno turco dietro la linea del pallone, guida i suoi ad un secondo tempo in crescendo contraddistinto dalla palla mossa velocemente e portata nella zona di campo opposta dove l’uomo, Berardi da una parte e Spinazzola dall’altra, poteva ricevere indisturbato: l’ha preparata bene, l’ha giocata meglio e ha vinto, di più non si può chiedere.

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Turchia: Cakir 5.5; Celik 5, Demiral 4.5, Soyuncu 5, Meras 5; Yokuslu 6 (dal 65′ Kahveci 5.5); Karaman 5 (dal 76′ Dervisoglu s.v.), Tufan 5.5 (dal 64′ Ayhan 5.5), Yazici 5 (dal 46′ Under 6), Calhanoglu 5; Yilmaz 5.5. All.Gunes 5.

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