Il Chelsea vince la terza delle quattro sfide con il City capitate durante la stagione, con Tuchel non ancora allenatore della squadra ai tempi della prima sfida, e festeggia la seconda Champions della propria storia, sempre sotto l’era Abramovich, con l’allenatore tedesco che si guadagna la conferma sulla panchina blues dopo essere stato esonerato dal Paris Saint-Germain nel corso dell’attuale stagione, precisamente il 29 Dicembre scorso.
Il tecnico tedesco è quindi riuscito in stagione a surclassare sempre l’avveresario catalano con una preparazione tale da portarlo nel novero dei migliori allenatori europei: grande attenzione difensiva con i 3 centrali che spesso avevano ai lati gli esterni del centrocampo, capacità nel chiudere gli spazi e velocità nel ripartire con le idee chiare, con la volontà di spingere con gli esterni e provare a imbucare una difesa City apparsa poco attenta in campo aperto.
Fondamentale per la vittoria blues l’apporto del migliore in campo Kanté, rubapalloni in mezzo al campo e primo costruttore di gioco, capace di ripartire ad apie falcate fino all’ultimo minuto e attento nel leggere prima di tutti le linee di passaggio avversarie; prestazione positiva per tutto il reparto arretrato con un Christensen che con un paio di chiusure provvidenziali non ha fatto rimpinagere l’uscita dal campo per infortunio di Thiago Silva, ottime le prove di Mount, definitivamente esploso sotto Tuchel e sempre più fondamentale per la sua squadra del cuore in cui gioca fin da bambino, e Havertz, vera spina nel fianco per i citizens con le sue spaziature e i movimenti su tutto il versante offensivo.
Ad entrambe le squadre sono mancati dei veri e propri attaccanti: buono il lavoro in fase di pressing sul portatore di palla da parte di Werner e sempre al posto giusto al momento giusto, anche se con scarsa finalizzazione, meno bene il lavoro di Sterling, che ha fatto mancare fino all’ingresso di Gabriel Jesus la presenza di una punta di peso che potesse quantomeno dar fastidio al trio di centrali avversario, sopratutto considerando le parole dello stesso ex Barcellona che ha detto che “è mancata l’ispirazione, la qualità, il goal”.
Per il City sfortuna nell’infortunio occorso al fulcro del gioco City De Bruyne e nella traversa colpita all’ultimo minuto da Mahrez, una prova sottotono nel momento clou della stagione da parte di Zinchenko e Stones ma anche scelte quantomeno coraggiose da parte del tecnico: Gundogan davanti alla difesa non ha pagato, con il tedesco autore di 17 goal in stagione più pericoloso una volta spostato più avanti con Fernandinho nel suo ruolo naturale, inoltre quantomeno tardivo l’ingresso in campo di Aguero, promesso sposo del Barcellona, che in 20 minuti non ha fatto peggio di Sterling, in campo 77.
Raggiante a fine partita il tecnico neo campione europeo: “abbiamo vinto con convinzione, fortuna e il giusto atteggimento, pressando alto e giocando in maniera attenta” afferma il l’ex Mainz tra le altre, che conclude con un pensiero:”quando ho iniziato questo mestiere non pensavo di riuscire a vincerla e stasera si è realizzato un sogno; con quello che ho passato, con il Covid, con tutto, questo trofeo è una rinascita per me”.
Per Guardiola, alla prima sconfitta in una finale europea da allenatore, “la stagione è stata eccezionale, è un onore essere stato in finale” aggiungendo che non ha nulla da rimproverare ai suoi ragazzi e nemmeno a se stesso, avendo messo in campo la formazione migliore possibile; infine, ha detto che nel secondo tempo i suoi giocatori sono migliorati molto ma gli avversari hanno difeso molto bene, pungendo con grande rapidità in contropiede, augurandosi che “un giorno, magari, torneremo in finale”.
La cronaca del secondo tempo
90+7′
WE’VE DONE IT!!!!!!!#ChelseaChampions #UCLFinal pic.twitter.com/7VZ4RP8Kh6
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90+6′
Rimessa laterale vicina alla bandierina per il City, Walker la mette al centro dell’area di rigore avversaria, pallone sputato fuori dalla difesa ancora in vantaggio, pallone sui 20 metri con Mahrez che stoppa e tira al volo, pallone che tocca l’incrocio dei pali terminando fuori, Mendy immobile.
90+3′
Kanté ruba palla a centrocampo e avanza tenendo lontani gli avversari per poi guadagnare un calcio di punizione: raramente il francese ha sbagliato una scelta nella sua partita pressoché perfetta.
90′
90. 7 minutes added time – COME ON!
0-1 #ManCity | https://t.co/axa0klD5re
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89′
Pallone in mezzo di Zinchenko in area di rigore avversaria, manca l’intervento Chilwell sul secondo palo come aveva fatto qualche minuto prima, Mahrez controlla nell’area piccola blues e serve Foden che con il destro prova la conclusione ma Christensen in scivolata chiude.
88′
Secondo giallo tra le fila Citizens con Gabriel Jesus che interviene in ritardo su Havertz in scivolata da dietro, per l’arbitro il fallo di frustrazione del brasiliano è da giallo.
85′
Lancio lungo verso Aguero che, appostato dietro James sfrutta il mancato intervento di testa dell’inglese, controlla il pallone defilato in area e lo mette in mezzo morbidamente, il campanile è facile preda di Mendy.
80′
Fuori uno dei migliori in campo, Mason Mount, bravo in fase offensiva con l’assist ad Havertz per il goal ma anche tanta corsa, riuscendo a limitare Gundogan ed esternamente Walker, dentro uno che di Champions se ne intende: Kovacic, vincitore della competizione per tre volte con il Real Madrid.
77′
Entra il miglior marcatore della squadra di Guardiola all’ultima partita in maglia City dopo 10 anni.
75′
Sale di colpi il City: Sterling si inserisce in area, la mette nei pressi della linea di fondo in mezzo dove Gundogan manca il tocco con il tacco, pallone su cui sembra pronto a impattare Mahrez ma l’algerino viene anticipato da Chilwell.
73′
Recupera palla nella propria metà campo Kanté intervenendo su Gundogan, pallone di Pulisic a centrocampo per l’inserimento tra i due difensori di Havertz che all’ingresso dell’area di rigore si ferma servendo sulla corsa l’americano stesso, che aveva accompagnato l’azione, provando la conclusione in scivolata sul secondo palo: pallone a lato di un soffio.
69′
Occasione per il City con Mahrez che viene servito da Foden sul lato destro dell’area di rigore, pallone teso in mezzo sul secondo palo dove il capitano Azpolicueta anticipa l’intervento di Sterling e spazza via.
67′
Go well, Christian!
1-0 [67′] #UCLFinal pic.twitter.com/G7aUCRk3fz
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64′
Cambio tattico per Guardiola che intende spostare in posizione più avanzata uno dei migliori marcatori della squadra, Gundogan, togliendo uno dei meno propositivi del secondo tempo.
63′
Ci prova Foden che va alla conclusione in posizione defilata, pallone sul fondo.
61′
Esce quindi per infortunio uno dei protagonisti della partita oltre ad essere leader delle manovre offensive Citizens.
60′
Non ce la fa l’ex Chelsea e Wolfsburg e attuale capitano della squadra momentaneamente in svantaggio, non riesce a rimanere in piedi e pare abbia difficoltà nel vedere.
58′
Ammonizione per il tedesco che ha ostacolato la corsa del belga e per Lahoz l’ostruzione è punibile con il secondo cartellino della partita.
57′
Brutto e pericoloso scontro di gioco tra De Bruyne e Rudiger, entrambi rimangono a terra dopo uno testa contro testa dal quale quello uscito peggio pare il belga, che non accenna a rialzarsi.
A huge 45 minutes on the way.
COME ON CHELSEA!
1-0 [46′] #UCLFinal
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Il primo goal in Champions in maglia blues di Havertz regala il vantaggio al tramonto del primo tempo alla squadra di Tuchel in una partita dai ritmi molto alti ma che ha visto protagonista la squadra passata in vantaggio, con gli uomini di Guardiola poco pericolosi in avanti con nessuna conclusione degna di nota verso la porta difesa dall’ex Rennes Mendy.
L’ha preparata bene il finalista perdente dell’anno scorso, con gli esterni Chilwell ma sopratutto Reece James che restando spesso coi piedi sulla linea laterale, hanno aperto la difesa avversaria creando con imbucate e azioni veloci in fascia, occasioni da goal, alcune non capitalizzate per errori sottoporta di Werner, apparso impreciso e un po’ impacciato; giusta la scelta di Tuchel di schierare l’esterno prodotto dall’academy Chelsea, molto rapido e veloce che ha sì spesso concesso spazi a Sterling ma è sempre stato, per le sue abilità fisiche, bravo in copertura.
Degni di nota anche Mount, assist man di serata e molto preciso nel servire sugli spazi gli esterni, e Havertz, attaccante che ha libertà di spaziare attorno a Werner e tra i più propoisitivi dei suoi; per Guardiola da registrare la difesa, brava quando si è trattato di difendere in area uomo a uomo, meno a campo aperto con Zinchenko osservato speciale nel goal subito con la mancata diagonale difensiva.
I primi 45 minuti più recupero di una partita che promette emozioni sono stati quindi contraddistinti da folate offensive che hanno sempre mancato di un terminale offensivo, che da una parte manca e dall’altra, come detto, non sembra in gran serata, e il centrocampo di entrambe le fazioni protagonista di un pressing alto che vede Kanté e Bernardo Silva tra i maggiori interpreti.
La cronaca del primo tempo
45+3′
We lead at the break! #UCLFinal pic.twitter.com/Bluz9NZi1u
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42′
Goal Chelsea: lancio preciso del portiere Mendy per Chilwell appostato sulla linea laterale, l’inglese serve di testa centralmente Mount che vede il taglio verso l’area di Havertz, dimenticato da Zinchenko che non fa la diagonale, e il tedesco supera con un rimpallo Ederson, uscito fuori dall’area in scivolata, e deposita la palla in rete.
40′
Cambio Chelsea che corre ai ripari sostituendo un triste Thiago Silva, rincuorato dai compagni.
39′
Si è fatto male pochi minuti fa Thiago Silva in uno slancio aereo, ha provato a continuare ma dopo pochi minuti i suoi compagni sono costretti a mettere il pallone fuori: sostituzione in vista.
36′
Sradica il pallone dai piedi di De Bruyne nei pressi della propria area Kanté, ripartenza del francese che fa metà campo palla al piede servendo nei pressi dell’area di rigore avversaria Havertz: il tedesco prova a rientrare sul mancino ma Zinchenko, in ripiegamento, mette la gamba e l’azione blues termina.
35′
Primo cartellino del match: Gundogan interviene in ritardo su Mount, per l’arbitro spagnolo che fischia poco, “all’inglese”, è giallo.
30′
Si fanno vedere in proiezione offensiva i Citizens con Walker che riesce a crossare dopo aver perso un tempo di gioco, pallone rasoterra forte in mezzo su cui Mahrez in scivolata manca l’impatto.
30. Another near miss for City! We’ve really stepped it up now! @kylewalker2 forces a cross to @Mahrez22 but the ball was just beyond him – so close!
0-0 #ManCity | https://t.co/axa0klD5re
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28′
Occasione City con Foden che, servito in area, si ritrova a tu per tu con Mendy ma aspetta troppo a calciare con il sinistro e Rudiger recupera chiudendo in scivolata.
What a tackle! Rudiger gets across to block Foden’s effort from close range.
0-0 [27′] #UCLFinal
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23′
Molto bene gli esterni del Chelsea: Reece James vola in fascia andando al cross, Stones anticipa Havertz di testa dopo averlo fatto un minuto prima su cross di Chilwell per Werner.
17′
Mette la palla in mezzo l’esterno mancino blues Chilwell con Kanté che arriva in corsa dentro l’area e di testa prova a colpire, pallone termina largo sul fondo.
14′
Inserimento in area di Havertz che la appoggia a Werner che incespica sul pallone all’altezza del dischetto con il pallone che gli rimane sotto e il suo tiro di piatto è molto debole: Ederson blocca.
14. Another big chance for Chelsea. Werner should’ve scored.
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10′
Grande ritmo al “do Dragao”: azione offensiva per la squadra di Tuchel con Havertz che sfida in velocità Walker mettendo poi un rasoterra preciso in mezzo per Werner ma il connazionale manca l’impatto con il mancino, ripartenza City e Sterling si ritrova al limite dell’area e prova a servire De Bruyne appostato sul secondo palo ma Thiago Silva anticipa il belga in scivolata.
7′
Lancio di Ederson preciso sui piedi di Sterling che buca la difesa blues con un Reece James colpevole di non aver seguito subito l’ex Liverpool, per il nazionale inglese controllo orientato verso l’esterno in area, Mendy esce e prova a sorprenderlo l’ango-giamaicano con il tacco ma il francese para.
5′
Si fa vedere la squadra di Tuchel in avanti con Havertz che si muove bene nei pressi dell’area di rigore avversaria mettendo un cross verso il centro, blocca tutto Ederson.
Bright start from the Blues!
Werner skips inside before finding Havertz, but his cross is gathered by Ederson.
0-0 [3′] #UCLFinal
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KICK OFF | THIS IS IT, COME ON CITY!!!
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Le formazioni ufficiali
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Dias, Zinchenko; Bernardo Silva (dal 65′ Fernandinho), De Bruyne (dal 61′ Gabriel Jesus), Gundogan; Mahrez, Sterling (dal 77′ Aguero), Foden.
Here we go
XI | Ederson, Walker, Dias, Stones, Zinchenko, Gundogan, De Bruyne (C), Bernardo, Mahrez, Sterling, Foden
SUBS | Steffen, Carson, Ake, Jesus, Aguero, Laporte, Rodrigo, Torres, Mendy, Fernandinho, Cancelo, Garcia
#UCLFinal
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Chelsea (3-4-1-2): Mendy; Azpilicueta, Silva (dal 40′ Christensen), Rudiger; James, Jorginho, Kanté, Chilwell; Mount (dall’81’ Kovacic); Werner (dal 66′ Pulisic), Havertz.
La partita– Stasera alle ore 21 allo “Estadio do Dragao” di Porto, terra lusitana, andrà in scena la 66esima finale di Champions League con in campo il Manchester City di Guardiola e il Chelsea di Tuchel, ad arbitrare lo spagnolo Mateu Lahoz.
Per i Citizens è la prima finale della ex Coppa Campioni dopo che, nel 2008, lo sceicco Al Mubarak ha acquistato il club di Manchester rendendo anno dopo anno il City una big del calcio europeo; torna a giocarsi una finale Pep Guardiola che dai tempi blaugrana non tornava in finale, nonostante gli acquisti faraonici che hanno portato la sua squadra, dai tempi del suo insediamento nella stagione 2016/2017, sempre a pochi passi dalla finale, con un ottavo di finale e tre quarti di finale conquistati in 4 anni ma alla quinta stagione dal suo insediamento sembra aver trovato la quadra giusta con un attacco al solito molto prolifico ed una difesa che, con l’innesto di Ruben Dias e la piena maturità di Stones, è diventata una sicurezza, anche grazie alle parate di Ederson, votato come miglior portiere della stagione di Premier.
Per il tecnico catalano quella di stasera è un’occasione inseguita da anni, da quando nel 2013 si è accasato al Bayern Monaco dove fu chiamato proprio per vincere la Champions, stesso motivo per cui si è insediato a Manchester: alla ricerca del 32esimo trofeo da allenatore che lo porterebbe ad una lunghezza da Lobanovskij, terzo nella speciale classifica, stasera dovrà fare sfoggio della sua esperienza in match simili, con le 2 champions vinte alla guida del Barcellona nel 2009 e nel 2011 e da giocatore nel 1992, soprattutto perché oltre a Gundogan, titolare nella finale persa dal suo Borussia Dortmund nel 2013 contro il Bayern e a segno su rigore, nessuno dei giocatori a disposizione di Pep ha mai giocato una finale di Champions.
Dall’altra parte Tuchel si vuole vendicare dopo la finale persa l’anno scorso da allenatore del Psg contro il Bayern e perseguire una tradizione tutta Blues: la squadra di Abramovich solo in altre due occasioni è arrivata fino in fondo alla competizione e in entrambi i casi è stata guidata da un allenatore subentrato, Grant nel 2007/2008 nella sconfitta ai rigori contro il Manchester United e Di Matteo nel 2012 quando ha portato la squadra londinese alla vittoria nella finale contro il Bayern Monaco.
Nei 9 anni successivi due successi in Europa League e una semifinale di Champions hanno contraddistinto il percorso europeo dei Blues che con il tedesco ex Bvb e Psg sperano di vincere la finale, raggiunta anche grazie al lavoro del tecnico nato nel distretto bavarese che in 120 giorni ha dato alla squadra prima di Lampard più ordine, dinamismo ed intelligenza tattica favorendo il talento e l’inserimento dei nuovi come Chilwell, Ziyech, dei connazionali Werner e Havertz ma facendo tornare ad alti livelli anche Pulisic, Thiago Silva e Kante, in stato di grazia, rendendo una squadra che lottava per l’accesso in Champions in Premier ad un carro armato capace di battere nel proprio cammino europeo Simeone e Zidane e, in terra inglese, le squadre di Mourinho, Klopp, Ancelotti e proprio Guardiola, sconfitto in campionato 2-1 a Manchester e in semifinale di FA Cup per un goal di scarto.