Uefa, Fifa e Figc lanciano la battaglia contro la Superlega: "Un progetto cinico"

La Uefa è pronta a fare causa da 50/60 miliardi di euro contro i club partecipanti al progetto della superlega e, assieme alla Fifa, si è accordata per far sì che i giocatori che giocheranno in superlega non potranno essere convocati in Nazionale

Uefa, Fifa e Figc lanciano la battaglia contro la Superlega: "Un progetto cinico"
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19 Aprile 2021 - 11.09


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Lo scontro è appena iniziato e senza esclusione di colpi, per un progetto che va a cambiare per sempre la storia del calcio italiano.

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Il comunicato che annunciava la nascita della nuova competizione europea ha scatenato le più importanti reazioni dai massimi organi calcistici nostrani ed europei.

La Uefa, le federazioni e le leghe professionistiche di Inghilterra, Spagna e Italia si schierano contro il progetto della Superlega, la nuova competizione privata (fuori dall’egida delle varie federazioni nazionali e internazionali) e a numero chiuso, di fatto alternativa alla Champions, alla quale vogliono partecipare 12 big del calcio europeo (Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcelona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham).

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Lo hanno fatto attraverso un durissimo comunicato in cui minacciano pesanti sanzioni contro quelle società che intendano uscire dall’attuale sistema per crearne uno alternativo. 

La Uefa è pronta a fare causa da 50/60 miliardi di euro contro i club partecipanti al progetto della Superlega e, assieme alla Fifa, si è accordata per far sì che i giocatori che giocheranno in Superlega non potranno essere convocati in Nazionale.

Peraltro, questo lunedì a Montreux si riunisce l’esecutivo Uefa che, oltre a definire la pratica Europei, darà il via libera al nuovo formato della Champions League, in programma dal 2024 (si dovrebbe passare da 32 a 36 squadre, con la garanzia di giocare almeno 10 partite nella prima fase e il totale dei match salirebbe da 125 a 225). 

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Il comunicato dell’Uefa – Come spiega il comunicato, l’Uefa e le Leghe insieme alle Federazioni “hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta superlega privata. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – Uefa, Fa inglese, Rfef, Figc, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche Fifa e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà”.

La nota congiunta rilasciata dalla Uefa va avanti così: “Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla Fifa e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.

“Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi a questo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo”, si conclude il comunicato.

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La posizione della Fifa – La  Fifa “non può che esprimere la sua disapprovazione per una ‘lega separatista europea chiusa’ al di fuori delle strutture calcistiche internazionali”: lo afferma la Federazione internazionale del calcio commentando la decisione di 12 club europei di prima grandezza di costituire una nuova competizione calcistica, la Super League.

 “Qualsiasi competizione calcistica, nazionale, regionale o globale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria”, aggiunge la nota della Fifa, principi che la nuova iniziativa, a suo giudizio, “non rispetta”.

 

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