Alle 18 la squadra di casa e la Fiorentina si sono sfidate nel 31° turno per una sfida importante per entrambe le compagini: da una parte la squadra di De Zerbi alla ricerca di una vittoria che confermasse la vittoria di lunedì sera a Benevento e aumentasse la distanza sul Verona, oggi sconfitto a Marassi e distante 2 punti prima del fischio d’inizio, dall’altra una Fiorentina che in caso di sconfitta avrebbe rivisto gli spettri della zona rossa, con il Cagliari terzultimo a meno 8 punti.
Rispetto alla partita precedente stessi moduli per entrambi gli allenatori ma diversi interpreti: nel Sassuolo in campo Chirices, Rogerio, Obiang e Traore al posto rispettivamente di Marlon, Kyriakopoulos, Magnanelli e Locatelli, mentre la squadra allenata da Iachini si presenta dopo la gara contro l’Atalanta con Venuti al posto di Martinez Quarta, con Caceres spostato nei 3 dietro e il prodotto del vivaio viola titolare al suo posto nella corsia destra del centrocampo a 5, con al centro il cileno Pulgar che sostituisce Ambrabat e il ritorno accanto a Vlahovic di Franck Ribery dopo la squalifica, si siede in panchina Kouamé.
Primi 45 minuti– La partita inizia seguendo il copione solito dei film a tinte neroverdi diretti da De Zerbi: la squadra di casa che tiene palla aspettando di trovare i varchi giusti per punire la squadra avversaria, che si chiude in difesa pronta a ripartire; proprio così nascono le prime azioni della Fiorentina, con due contropiedi pericolosi conclusi da Castrovilli e Biraghi che impegnano Consigli, protagonista nei primi minuti come lo è stato in quelli finali di Benevento.
Al 31° cambia il risultato: possesso palla neroverde, nel cerchio di centrocampo il centrale Ferrari sbaglia l’appoggio, troppo corto, al laterale Rogerio, Bonaventura ne approfitta e fa partire il contropiede che dalla linea di centrocampo è proseguito da Ribery che al limite dell’area concentra su di sé le attenzioni della retroguardia avversaria e scarica in posizione centrale allo stesso Bonaventura, che completa l’uno-due micidiale con un bordata di sinistro che manda il pallone sotto la traversa.
Il primo tempo si conclude con i cartellini gialli di Traore al 13’, Castrovilli e Milenkovic al 15’ e 28’, ma soprattutto con il vantaggio meritato della squadra ospite, frutto di 5 tiri in porta contro l’unico neroverde nonostante il 72% di possesso palla, e con giocatori che dopo il rientro negli spogliatoi non si rivedono: dentro dal primo minuto del secondo tempo Kyriakopulos al posto di Rogerio, fuori anche gli impalpabili Djuricic e Traore, dentro i rientranti dagli infortuni Berardi e Defrel.
Il secondo tempo– Il perché dei cambi si intuisce fin da subito: prima al minuto 56’, dopo un filtrante illuminante di Obiang, Berardi si presenta davanti a Dragowski subendo fallo e conquistando un rigore che lui stesso realizza, poi 3 minuti più tardi ancora il numero 25, dopo un rigore guadagnato dal capitano Raspadori, batte per la seconda volta dagli undici metri il portiere polacco, che questa volta non intuisce l’angolo.
Un uno due che stordisce la Fiorentina che al minuto 75, nonostante gli ingressi in campo di Callejon e Eysseric al posto dell’autore del goal e Castrovilli, i più positivi fino a quel momento, subisce il terzo goal: calcio d’angolo, pallone che arriva fuori area sui piedi dell’ammonito a fine primo tempo Maxime Lopez che ha il tempo di controllare e prendere la mira, palla che bacia il palo più lontano, imprendibile per l’incolpevole Dragowski.
A questo punto girandola di cambi: esce Raspadori per Locatelli, dentro anche Malcuit per Venuti e Kouamé per l’ammonito Biraghi, sanzione toccata anche al subentrato Eysseri poco prima della sua sostiuzione.
Nonostante l’assetto a trazione anteriore, la Fiorentina non punge e oltre al quinto cambio neroverde che ha visto lasciare il campo l’ammonito Muldur per Marlon e un altro cartellino, sempre di colore giallo, per Pulgar nei minuti finali per aver scalciato da dietro Boga, non ci sono stati più eventi da senalare.
La partita finisce e se da una parte si ride con la squadra di De Zerbi a +5 sull’ottavo posto e a -8 dal settimo e un nuovo filotto di successi dopo settimane complicate sotto il profilo dei risultati, a Firenze sale la preoccupazione: 30 sono i punti dopo 31 partite, il Cagliari diciottesimo è ancora distante ma il Torino 17° è -3 con due partite in meno, con il rischio che la squadra granata riporti alottare per la salvezza la formazione gigliata.
Le formazioni
#SassuoloFiorentina: neroverdi in campo così(4-2-3-1) Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Obiang, Lopez; Traore, Djuricic, Boga; Raspadori#ForzaSasol pic.twitter.com/9aIAqsCIFt
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