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Al Sánchez-Pizjuán di Siviglia, dove si giocherà anche il match di ritorno, il Chelsea passa “in casa” dei biancoazzurri e ipoteca, salvo imprevisti, la qualificazione.
Non basta il coraggio dei Dragoni portoghesi a mettere in difficoltà la squadra inglese per larghi tratti della partita.
Nel primo tempo, infatti, sono gli uomini di Conceição a pressare alto e a mettere in difficoltà gli avversari, bravi però a segnare al loro primo vero tiro in porta con Mount su errore di Sanusi e colpire il Porto nel suo momento migliore della prima frazione.
Nel secondo tempo non cambia il copione della gara: avvio di sofferenza per merito di un bel Porto, ma nel finale Chilwell capitalizza un altro errore, stavolta di Corona, per il 2-0 finale.
Non basta il coraggio dei Dragoni portoghesi a mettere in difficoltà la squadra inglese per larghi tratti della partita.
Nel primo tempo, infatti, sono gli uomini di Conceição a pressare alto e a mettere in difficoltà gli avversari, bravi però a segnare al loro primo vero tiro in porta con Mount su errore di Sanusi e colpire il Porto nel suo momento migliore della prima frazione.
Nel secondo tempo non cambia il copione della gara: avvio di sofferenza per merito di un bel Porto, ma nel finale Chilwell capitalizza un altro errore, stavolta di Corona, per il 2-0 finale.
Primo tempo
La partita inizia in modo frizzante, con entrambe le squadre che fin dai primi minuti alzano subito la pressione sui portatori di palla avversari e cercano la verticalizzazione sui propri attaccanti.
Il Chelsea tiene la palla e cercare di attaccare dalle fasce, prima con Werner e poi con James, mentre il Porto si difende con ordine e prova a ripartire in contropiede.
Al 12’, però, sono i Blues a rischiare: su una respinta della difesa inglese al limite dell’area c’è Uribe, che è bravo a controllare il pallone e rapido nell’esecuzione con il destro, ma il tiro esce e sfiora la parte superiore della rete.
L’equilibrio fra le due squadre si mantiene fino al 25’, quando il Porto inizia a spingere con maggiore convinzione, mentre il Chelsea soffre gli attacchi avversari e non riesce a produrre azioni degne di nota dal suo prolungato possesso palla.
Al 28’ ancora un’accelerazione degli esterni del Porto, stavolta sulla destra: Manafá recupera palla a Chilwell e scambia nello stretto con Otávio, il quale però non riesce a controllarla bene mandandola oltre la linea di fondo.
Al 32’, però, il Chelsea passa in vantaggio nonostante il buon momento dei portoghesi: su un lungo possesso offensivo, Jorginho cerca un filtrante dalla trequarti per Mount che, grazie al clamoroso errore di Sanusi, controlla, si gira e segna un gol pesantissimo. E’ 1-0 per il Chelsea.
Il Porto cerca di reagire a questo svantaggio inaspettato e al 42’ spreca un’occasione d’oro: su calcio di punizione battuto da Otávio dalla trequarti, c’è la sponda di Mariga per Corona, che calcia in porta ma c’è Azpilicueta a deviare in angolo il tiro.
I minuti finali del primo tempo vedono protagonista sempre e solo il Porto: prima al 43’, su sviluppo di un calcio d’angolo, svetta in area Pepe, con Mendy che deve volare per togliere dalla porta il colpo di testa forte e teso verso la rete; poi al 45’ ci prova Uribe con un’inserimento solitario per vie centrali, ma viene accerchiato dai difensori avversari e calcia mandando la palla oltre lo specchio della porta.
E’ l’ultima azione del primo tempo, che finisce 1-0 per il Chelsea.
E’ l’ultima azione del primo tempo, che finisce 1-0 per il Chelsea.
Secondo tempo
Il Chelsea parte subito forte: al 47’ palla a Mount sulla destra, che la alza morbida in mezzo per Werner che però non è in grado di schiacciarla quanto basta per segnare.
Non sembra cambiare l’atteggiamento delle due squadre rispetto al primo tempo: i Blues preferiscono tenere il pallone, rischiando moltissimo sul pressing aggressivo dei Portoghesi, mentre il Porto cerca subito di portare la palla in avanti.
Al 57’ attacca ancora il Porto con Luis Diaz, abile a ricevere palla spalle alla porta, a girarsi sull’intervento del difensore e a calciare con un destro a giro che termina di poco a lato.
Al 66’, su un cross del Porto dalla sinistra, c’è un contatto molto rischioso in area tra James e Marega: proteste vibranti dei giocatori portoghesi, ma per l’arbitro non c’è nulla.
Al 72’ la storia si ripete: Uribe, in possesso del pallone sul versante di sinistra, alza la testa e lo lancia in profondità per Marega, che cade in area su una pressione di Azpilicueta, generando nuove proteste dei portoghesi; l’arbitro invita subito l’attaccante ad alzarsi.
Due minuti dopo viene ammonito l’allenatore del Porto per essere uscito dall’area tecnica sull’ennesima protesta dei giocatori biancoazzurri per un tocco di mano non ravvisato ad un giocatore avversario sulla fascia destra.
Nell’ultimo quarto d’ora di gioco il Chelsea si difende a pieno organico per proteggere un risultato prezioso per il ritorno, mentre il Porto attacca con forza e prepotenza alla ricerca di un modo per pareggiare i conti.
All’85, però, il Chelsea chiude i conti grazie ad un altro clamoroso errore di piazzamento difensivo del Porto: Corona mette giù male il pallone su un crosso lanciato dalla difesa del Chelsea e ne approfitta Chilwell, che si invola verso la porta, salta Marchesin e segna a porta vuota il 2-0.
All’85, però, il Chelsea chiude i conti grazie ad un altro clamoroso errore di piazzamento difensivo del Porto: Corona mette giù male il pallone su un crosso lanciato dalla difesa del Chelsea e ne approfitta Chilwell, che si invola verso la porta, salta Marchesin e segna a porta vuota il 2-0.
Nonostante il doppio svantaggio il Porto non smette di attaccare, cercando disperatamente la via del gol in vista di un ritorno che si preannuncia complicato per i portoghesi.
Sull’ultimo tentativo per il Porto su calcio piazzato, l’arbitro fischia tre volte: il quarto di andata se l’aggiudica il Chelsea per 2 a 0.