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Quando Pioli lo ha buttato nella mischia al minuto numero 20 del secondo tempo, l’intera squadra si è affidata a lui, come spesso è accaduto durante questi mesi: parliamo Zlatan Ibrahimovic, costretto ieri sera a partire dalla panchina a causa di un problema muscolare sopraggiunto nelle ultime settimane.
Il suo ingresso in campo, tuttavia, ha dato una svolta importante alla gara, con il portiere inglese Henderson protagonista di una parata strepitosa proprio sullo svedese, il quale con un colpo di testa da pochi passi ha sovrastato Shaw, ma il sogno del gol si è infranto contro il colpo di reni del portiere.
“Ero sicuro che potesse entrare, invece era troppo centrale. Come contro l’Inter, ho preso il portiere e mi dispiace, doveva entrare” – ha dichiarato Zlatan a fine partita.
Oltre al rammarico per aver mancato l’appuntamento con il gol, Ibrahimovic si è perfino lamentato per una evidente trattenuta in area di Wan-Bissaka nei minuti di recupero, ragion per cui ha lasciato il campo infuriato con l’arbitro.
La sua analisi a fine partita è, come sempre, indice della sua lucidità e del non voler appellarsi a scuse inutili, come un vero e proprio leader: “Non meritavamo di uscire, ma questo è il calcio. Si impara anche dai momenti negativi per crescere. Tanti assenti? Non voglio avere scuse, siamo in 26 e ognuno di noi è pronto a giocare. Bisogna essere più forti di quanto è successo oggi, migliorare ancora di più. Sono state due partite ben giocate, stavolta è mancato il gol, abbiamo fatto un errore dietro e loro hanno segnato. Questo è il pallone, se non sfrutti le occasioni è più difficile passare”.
Infine decide di imprimere una forte carica all’ambiente in vista degli ultimi due mesi di stagione: “Il campionato non è finito, bisogna continuare e andare avanti in questa annata fatta molto bene. Io voglio giocare per vincere qualcosa, siamo secondi e bisogna continuare per cercare di vincere il campionato. Se arriviamo in Champions va bene, ma l’obiettivo è vincere un trofeo”.
L’Inter non dormirà affatto sonni tranquilli dopo queste parole.
