L’Inter chiude una settimana complicata con una bella vittoria nell’anticipo del venerdì a Firenze, ottenuta con un classico 2-0 anche striminzito rispetto alla differenza vista in campo, e corona il sogno del sorpasso in classifica sul Milan, almeno temporaneamente, visto che i rossoneri devono ancora giocare. Lasciata alle spalle la sconfitta interna subita in Coppa Italia contro la Juventus, che ha smentito parzialmente il verdetto del campionato: vinta nettamente la prima sfida, i nerazzurri hanno perso altrettanto nettamente la seconda, non tanto per il gioco quanto perché hanno creato pochi pericoli per la difesa di Madama, tornata granitica come ai bei tempi. Le solite chiacchiere sulle disponibilità economiche venute meno accompagnano il cammino della squadra, ma la candidatura allo scudetto, salvo cambiamenti d’umore, pare più che solida.
Il programma della ventunesima giornata continua con gli anticipi del sabato: alle 15 Atalanta-Torino vede gli orobici, anche loro impegnati in Coppa in settimana, chiamati a riscattare la sconfitta secca subita contro la Lazio. A Napoli in Coppa la squadra si è mossa discretamente, anche se al di sotto dei suoi standard normali di pericolosità. Lo 0-0 finale, figlio del calcolo, visto che certe sfide si giocano sui 180 minuti, è una rarità assoluta per Gasperini, abituato a segnare a raffica. Contro il Torino, che non vince da 5 partite, la vittoria s’impone, per mantenere il passo della zona champions. L’Atalanta, però, accusa sempre qualche affanno per il doppio impegno settimanale e il Torino spera che l’innesto di Mandragora dia dei buoni risultati da subito, dopo il pareggio un poco stentato ottenuto contro una Fiorentina ridotta in nove uomini. Da riscattare il feroce 7-0 subito dai granata nella scorsa stagione, rinforzato con un 4-2 all’andata.
L’altro match del pomeriggio di sabato è tra Sassuolo e Spezia, due belle realtà del campionato. Squadre che giocano per obiettivi diversi: gli emiliani sono in leggera frenata, dopo un avvio scintillante, e anche i liguri frenano, forse appesantiti dalla bella partecipazione in Coppa Italia: usciti fuori ai quarti di finale, dopo aver eliminato la Roma. Due squadre che non vincono da tempo: 4 turni di digiuno per il Sassuolo e 3 per lo Spezia, che soffre la perdurante indisponibilità del bomber Nzola.
Juventus-Roma è il classico del preserale del sabato: alle 18 gli juventini, domata l’Inter in Coppa, esamineranno i giallorossi, mai promossi a pieni voti contro le grandi quest’anno. All’andata finì con un pareggio, ma la Juve era meno solida di adesso. La Juventus affronta la partita in mezzo al doppio confronto di Coppa e sarà priva di Bentancur, Dybala e Ramsey, la Roma mancherà di Pellegrini, Smalling e Pedro ma recupera, almeno per la panchina, Dzeko, che in settimana, non essendo stato possibile trovare collocazione sul mercato, ha trovato un punto d’equilibrio con Fonseca, dopo il litigio di qualche tempo fa. Il bosniaco non sarà più capitano e ripartirà dalla panchina, viste le prestazioni scintillanti di Borja Mayoral.
Nella partita del sabato sera confronto pepato Genoa-Napoli: i genoani con Ballardini hanno cambiato passo e marciano con una media ragguardevole. La navicella partenopea, invece, continua a essere sballottata nelle tempeste tra società e tecnico e non trova stabilità di rendimento. Il pareggio in Coppa con l’Atalanta lascia un poco interdetti per come è venuto, al termine di una gara in cui il Napoli ha badato soprattutto a contenere, mai pericoloso in attacco, alle prese con qualche equivoco anche dovuto al cambio di modulo in corso di perfezionamento. Perdura l’assenza di Mertens, e nella circostanza mancherà anche Koulibaly, tra i migliori in coppa, che è positivo al Covid. Intanto è tornato in campo Osimhen, che deve giustificare l’enorme investimento fatto su di lui. Il Genoa rilancia il confermato Scamacca, fino a pochi giorni fa uomo-mercato, anche per le non perfette condizioni dell’ottimo Shomurodov.
La domenica calcistica propone a mezzogiorno un match dai nervi distesi, tra Benevento e Sampdoria. Doriani in buona forma, sanniti in frenata da un po’: 4 punti nelle ultime 5 partite.
La zona pericolosa è comunque lontana.
Il Milan ospita alle 15 il Crotone dell’ex Giovanni Stroppa, che continua a giurare amore per i colori rossoneri ma ha necessità di fare punti perché la salvezza si sta facendo complicata. I calabresi giocano bene ma subiscono molti gol e ne sbagliano altrettanti. In genere la ricetta per salvarsi funziona diversamente. Il Milan ritrova Bennacer e Calhanoglu e deve vincere per riprendersi la vetta della classifica. Pronostico chiuso, anche se ogni partita presenta le sue insidie. Sullo sfondo le trattative per i rinnovi contrattuali, con i nodi Donnarumma e Calhanoglu da sciogliere, che sono in contrasto con la politica di contenimento dei costi del club, impegnato in una fase di risanamento economico che sta comunque dando buonissimi risultati sul campo.
Udinese-Verona vedrà il ritorno a Udine di Lasagna, manco fosse andato via da chissà quanto. La classifica si è fatta più tranquilla e il Verona fa meno paura di qualche tempo fa.
Parma-Bologna, alle 18 di domenica, è una specie di ultima chiamata per il Parma. La classifica è quella che è e per salvarsi occorrerà infilare una serie di risultati positivi. Quella col Bologna è un’occasione. La società crede nella salvezza e continua a investire, le facce nuove arrivate a gennaio sono molte e dovranno cambiare volto alla stagione. Il Bologna continua col suo cammino tranquillo, ma nelle ultime 11 gare ha vinto solo una volta.
Chiude il programma il posticipo serale della domenica: la lanciatissima Lazio ospita il Cagliari, protagonista del mercato. Asamoah, Duncan, Rugani, Nainggolan: nomi altisonanti arrivati per raddrizzare una classifica deficitaria. I biancocelesti approfittano di una fase senza doppio impegno per prepararsi al confronto imminente col Bayern in Champions League e intanto risalgono in classifica: l’obiettivo del quarto posto è più vicino, viste le recenti prestazioni.
In settimana ritorno di Coppa Italia: Juventus-Inter e Atalanta-Napoli. In palio la finale.
