Dopo una settimana passata a discutere dello scontro epico tra Ibrahimovic e Lukaku, fatto di insulti più che di giocate sopraffine, torna il campionato. I due focosi contendenti se ne sono dette di tutti i colori, in una sarabanda abbastanza folle, solo in parte riconducibile alle normali schermaglie provocatorie da campo. È possibile che ci fosse della ruggine accumulata nel breve periodo in cui i due giocarono insieme nel Manchester United. Sia come sia, a un Ibra provocatore e un po’ strafottente eravamo quasi abituati, non s’era mai visto, invece, Lukaku in versione così nervosa. Lo scambio di convenevoli è avvenuto in inglese, quindi l’arbitro ha faticato a dirimerlo, ma vista anche la durata più giusto sarebbe stato espellere entrambi. Il povero Valeri si è poi infortunato, dando luogo a una sostituzione dell’arbitro col quarto uomo, evento assai raro. Dalla tornata infrasettimanale di Coppa Italia, comunque, escono due semifinali interessanti: si affronteranno, tra andata e ritorno, Inter-Juventus da una parte e Napoli-Atalanta dall’altra. Appuntamento martedì e mercoledì, in diretta sulla RAI.
Dicevamo del campionato: il prologo ha regalato un Torino-Fiorentina che ha mostrato ancora una volta le difficoltà delle due contendenti. Il Torino non è riuscito a vincere, sebbene abbia giocato in superiorità numerica, addirittura di due uomini. La Fiorentina, uscita indenne dal confronto, può ritenersi fuori dalla mischia della lotta per la retrocessione, nella quale i granata restano invischiati, nonostante il cambio di guida tecnica. La giornata si apre sabato alle 15 con un Bologna-Milan che servirà a verificare la tenuta dei rossoneri, reduci da due sconfitte: dopo la strapazzata beccata con l’Atalanta, nel derby di Coppa Italia i rossoneri avevano ben giocato, fino all’espulsione del focoso Ibrahimovic, capitolando nel finale, in inferiorità numerica. A Bologna devono tornare a vincere per mantenere la testa della classifica. Calhanoglu torna disponibile, finalmente negativo al Covid, mentre resta fuori Kjaer. Mihajlovic da allenatore non ha mai battuto il Milan: 5 pareggi in 15 gare, perse le ultime 4.
Nell’anticipo delle 18 la Juventus fa visita alla Sampdoria, anche lei come il Milan opposta a un suo ex allenatore. I doriani sono in un buon momento, hanno vinto le ultime due partite e godono di ottima classifica. La Juventus, ancora priva di Dybala, in settimana ha regolato con tranquillità la questione-Coppa Italia e cerca continuità per rientrare definitivamente nel giro-scudetto, al momento affare tra le due milanesi.
L’Inter ospiterà in serata un Benevento un poco rimaneggiato: altra squadra che gode di una classifica tranquilla, anche se ha portato a casa solo un punto nelle ultime tre partite. Per i nerazzurri è in corso il tentativo di arrivare a Dzeko, che sarebbe il colpo finale di un mercato invernale come al solito in sordina. Non è però riuscita a risolvere la grana Eriksen e Conte non sembra affatto impressionato dalla squisita realizzazione su punizione del danese che ha risolto la pratica-Milan in Coppa.
La domenica calcistica si aprirà alle 12.30 con uno Spezia-Udinese per cuori forti: la lotta per la salvezza entra nel vivo e queste partite cominciano a pesare parecchio. I friulani hanno ceduto Lasagna al Verona e l’hanno sostituito con Llorente, i liguri non avranno ancora a disposizione Nzola. Alle 15 una nuova puntata della saga Atalanta-Lazio, che vede Gasperini in serie positiva contro Inzaghi: vinte le ultime tre. Partita che regala sempre molti gol e spettacolo e finisce per pendere sempre dalla parte dei bergamaschi, ultimamente, fatta eccezione per la discussa finale di Coppa Italia 2019 che vide prevalere i biancocelesti.
Per la Lazio il recupero-lampo di Luis Alberto, pochi giorni dopo l’intervento per l’appendicite, e il possibile esordio del nuovo arrivato Musacchio. Bergamaschi privi di Gosens, squalificato, e di Hateboer, infortunato.
Cagliari-Sassuolo è una specie di ultima chiamata per i sardi. Manca ancora molto alla fine del campionato, e la classifica urla di dolore. Fa sperare il fatto che la squadra sembra in grado di cambiare rotta, ma la serie di 6 sconfitte consecutive e di 12 gare senza vincere è significativa. Giulini ha fatto la sua mossa prolungando il contratto a Di Francesco e ne attende i frutti.
Crotone-Genoa oppone i frizzanti e debolucci calabresi al rinfrancato e rinforzato grifone di Ballardini, che sono in una miniserie di risultati utili e vincendo possono migliorare molto la loro classifica. Alle 18 di domenica Napoli-Parma sembra a senso unico, con i partenopei in piena corsa per la zona CL e gli emiliani in grave crisi di risultati, ma il Napoli viene dalla botta di Verona, riscattata in Coppa contro lo Spezia, e continua nella sua parabola lunatica. Atteso alla prova Osimhen, se giocherà. Chiude un Roma-Verona, nel posticipo serale, che vede i giallorossi alle prese con il litigio forse insanabile tra Dzeko e Fonseca e una separazione dal bosniaco che a ogni sessione di mercato pare imminente ma non si fa mai. Nella circostanza si parla di uno scambio con Sanchez dell’Inter, che sembra poco convincente. I giallorossi dovranno Però guardarsi dal Verona ammazzagrandi, arricchito del nuovo innesto Lasagna.