Il gol vittoria è siglato da Improta nella ripresa ma la vera forza dei sanniti è stata la compattezza in fase di non possesso.
Filippo Inzaghi ha preparato alacremente la partita, impostando una linea difensiva molto simile ad una trincea, per poi partire in contropiede.
Pressing asfissiante delle streghe per 90 minuti, dimostrazione di una preparazione fisica perfetta, che non ha permesso alla squadra di casa neanche di tirare in porta.
L’unico tiro della squadra gigliata viene da un giro palla offensivo a quindici minuti dalla fine che porta Lirola al cross per Vlahovic che tenta un complicato colpo di tacco, parato da Montipò.
La Fiorentina non è mai stata in grado di creare pericoli alla difesa del Benevento, con un Ribery non in giornata che non è mai riuscito a saltare l’uomo ed uscito al quarantesimo per un problema muscolare.
Nell’esordio in panchina per Prandelli arriva dunque un risultato amaro.
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Difficile trovare un sufficiente nella squadra di casa, forse Castrovilli per qualche spunto, ma fine a se stesso.
Difficile trovarlo anche nel Benevento, perché la vittoria arriva per un meraviglioso gioco di squadra, di coesione, che ha portato tre punti fondamentali in ottica salvezza, dopo una partita tutt’altro che esaltante per gli spettatori.
| Finisce 0-1 al Franchi
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