“Restare lucidi e fare le cose con una logica, non siamo mica l’esecutivo”.
Queste sono le parole (quelle meno argute) usate dal Sinisa Mihajlovic davanti a chi gli chiedeva come si stesse preparando lui e il Bologna a giocare in casa la partita di domani contro il Cagliari; una dura e poco eufemistica accusa nei confronti del governo circa la sua gestione della seconda ondata di Covid 19 che il nostro Paese sta affrontando.
è evidente che questa frase ha fatto deragliare il discorso calcicistico verso un più insidioso binario politico.
In realtà non è la prima volta che l’allenatore rossoblù si schiera politicamente, infatti nel gennaio 2020, in occasione delle elezioni regionali in Emilia Romagna, aveva espresso simpatia per Matteo Salvini.
Ma questa volta è diverso, in quanto si tratta di una vera e propria polemica scaturita da tutt’altro discorso, aggiungendo successivamente: “Questo non dovevo dirlo ma l’ho detto, mi è venuto così”, per sottolineare la non intenzionalità della questione sollevata.
Nonostante il suo j’accuse al governo, Mihajlovic cerca di caricare i suoi per la sfida che li attende domani, nonostante alcune difficoltà, come l’assenza delle punte nella squadra che non vuole, al momento rimpiazzare con altri svincolati nel mercato.
Il Bologna non aggiungerà giocatori, ma “i giocatori devono aggiungere qualcosa – dice Mihajlovic -: concentrazione, personalità e soprattutto comunicazione, dobbiamo parlarci e farci coraggio in campo.
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