Il mondo del calcio è tutt’ora scosso dalla grave perdita di Pierino Prati. Oggi si sono tenuti i riti funebri, e probabilmente senza le restrizioni per il Covid, il funerale si sarebbe celebrato in chiesa.
Molto suggestivo è stato l’ultimo saluto sul prato dell’oratorio di Fabbrica Durini, frazione di Alzate Brianza, il paese in provincia di Como dove Prati si era trasferito da tempo, a due passi da un piccolo cimitero di campagna dove ora riposerà dopo la cremazione.
La maglia del Milan con il numero 11 era posata sul suo feretro, accompagnata da un omaggio floreale ed una felpa della Nazionale, una sciarpa della Salernitana e un’altra della Roma, due delle squadre nella carriera del campione morto lunedì a 73 anni.
“Se va un grande campione e soprattutto un grande uomo” ha ricordato il parroco mentre alcuni tifosi deponevano le maglie della Roma e i gagliardetti delle altre squadre in cui Prati è passato, nel corso di una carriera ricca di goal e di soddisfazioni.
Lo ha voluto ricordare anche Franco Baresi, vecchia gloria rossonera, intervenuto insieme a Filippo Galli alla cerimonia: “Quando sono arrivato al Milan lui se n’era andato da poco per noi ragazzi era già un mito. Poi ho avuto la fortuna di conoscerlo nella vita, era una persona straordinaria, una persona semplice che ha dedicato tutta la sua vita al calcio e ha trasmesso la sua passione a tanti ragazzi. Pierino rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi milanisti, ma mi sento di dire che è stato un campione e un esempio per tutte le persone che amano il calcio”.