Fase 2, Gravina: “In caso di playoff, saranno per tutti”

Il presidente federale, in un’intervista a La Repubblica, ha toccato vari temi riguardo la ripresa della Serie A. Si è mostrato allibito verso lo sciopero da parte dei calciatori, in un momento in cui l’Italia sta cercando di ripartire.

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22 Maggio 2020 - 12.56


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Il presidente federale Gabriele Gravina, a La Repubblica ha parlato quest’oggi in merito alla posizione dei calciatori verso la ripresa della Serie A: “La Lega Serie A ha fissato il 13 giugno come data per ripartire, dal 28 maggio sapremo dal Ministro Spadafora se sarà confermata per annunciare una data che in tanti aspettano. Lo sciopero dei calciatori?  Sarebbe paradossale uno sciopero mentre il Paese cerca di ripartire. Noi non abbiamo mai autorizzato i club a non pagare i calciatori, sarà il Collegio arbitrale a decidere sui relativi stipendi. I calciatori non possono prima chiedere aiuti pubblici e poi minacciare di non voler giocare: perché dare aiuti ulteriori rispetto alle altre persone e lavoratori comuni? Bisogna tornare in campo”.
Poi sulla ripartenza della Serie A e i playoff, Gravina ha aggiunto: “Le competizioni si concludono in base al merito sportivo, se qualcuno pensava di derogare è rimasto deluso. Se le condizioni sanitarie lo consentiranno, i campionati devono essere portati a termine regolarmente, altrimenti procederemo a introdurre play-off e play-out con la partecipazione di tutti i club divisi per fasce di classifica. Solo come ultima istanza, se non sarà possibile riprendere, potremmo individuare un criterio oggettivo per la definizione delle graduatorie, seguendo un algoritmo, ma sempre con promozioni e retrocessioni. Decideremo tutto nella prima settimana di giugno”.

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