In un’intervista a radio Sportiva Giampaolo Pozzo, dirigente sportivo dell’Udinese, ha espresso la propria idea riguardo alla ripartenza del campionato di Serie A:
”Non sono scettico mi hanno dato questa etichetta ma non è cosi. La mia volontà è quella di far giocare ma i calciatori sono fermi da due mesi e mezzo in casa e si allenano solo da quindici giorni, per questo la nostra preoccupazione essendo loro il nostro patrimonio è che abbiano il tempo per farlo. Non dobbiamo fare errori e aggravare una situazione critica e difficile”.
Il campionato italiano è fermo dal 9 marzo e la data della ripartenza sarebbe slittata al 13 giugno.
“Riprendere il 13 giugno? Sappiamo tutti a partire dai preparatori il tempo necessario per gestire una pausa estiva; questo invece è un blocco di due mesi in casa senza precedenti e serve almeno un mese o un mese e mezzo di preparazione atletica per affrontare i campionati nella maniera adeguata.
Questo è il punto di fermo, ma qualcuno ora sembra essersene dimenticato puntando al 13. Ma il conteggio va aggiornato visto che gli allenamenti attuali con ripresa graduale non sono sedute che contano, prima di fine mese non si fa sul serio con le sedute vere tra lavoro fisico, palla e contatti. Da li va aggiunto un mese, quindi giocando non prima del 27-28 altrimenti come dimostra l’esperienza sommiamo una raffica di infortuni e problemi muscolari che terranno i giocatori fermi per mesi. Sarebbe surreale fare una preparazione del genere”