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Il 6 maggio del 2012 la Juventus festeggiava il primo scudetto dopo Calciopoli e la conseguente retrocessione in Serie B. Alessandro Matri, uno dei protagonisti di quel successo, ha annunciato oggi ai microfoni di sky sport il suo ritiro dal calcio.
“Posso dire di aver realizzato i miei sogni -afferma Matri-. Quando mi sono affacciato a questo sport, non pensavo che avrei avuto una carriera del genere e che avrei vinto tre scudetti. Non posso lamentarmi di come è andata. Adesso però smetto”.
“Sono arrivato a prendere questa decisione visto come sono andati i primi sei mesi con il Brescia -aggiunge Matri a Sky Sport-. Successivamente sono venuti a mancare un po’ di stimoli e dal campo ho avuto risposte non positive. Non avevo più voglia di essere sopportato e non fa parte del mio carattere restare in una piazza dove non posso dare ciò che serve. Dopo che sono rimasto svincolato di richieste ne sono arrivate poche e non ero convinto di nessuna di queste. Ho preferito evitare figuracce. Mi mancherà la vita da calciatore, ma solo un’occasione importante poteva farmi ripartire”.
Infine l’attaccante 35enne ha raccontato le emozioni provate durante l’anno dello scudetto del 2012: “Sono ricordi indelebili, impossibile non emozionarsi ancora a rivedere le immagini Sono già passati otto anni, anche se sembra ieri”. A Torino era arrivato nel gennaio del 2011 dopo una prima parte di stagione a Cagliari. Venti i gol totali alla fine di quell’annata: “La mia migliore, ne segnai 11 in rossoblù e poi non accusai il passaggio alla Juve. Mi sentii subito a casa, uno di loro. E feci 9 gol in 16 partite”.