71 anni dal terribile schianto di Superga, oggi l’attuale presidente del Torino, Urbano Cairo, ha dichiarato di poter andare a Superga, con l’autorizzazione del prefetto, per deporre i fiori sulla lapide.
“Viviamo in un momento molto particolare per la storia non solo del nostro paese, ma di tutto il mondo, anche se non a causa di un conflitto. Il grande Torino vinceva dopo la fine della seconda guerra mondiale, e quella squadra diede un senso di riscossa a tutta l’Italia, anche a chi non tifava granata. È rimasto un patrimonio di tutti” afferma Cairo ai microfoni di “Radio anch’io sport”, la rubrica di Rai Radio 1.
Cairo è alla presidenza dei granata dal 2005 e con uno sguardo alla ripartenza del campionato afferma: “Il campionato ripartirà? Non so, io sono uno dei 20 associati alla Lega ma non sono in grado di dirlo. Ci sono tentativi di farlo ripartire, adesso si comincia con gli allenamenti individuali. È una cosa molto complicata. Io dico che è bene che parli la Lega con i suoi rappresentanti, il presidente Dal Pino e l’ad De Siervo, sono loro le persone che ci rappresentano ed è giusto che dicano cosa decide la Lega tutta assieme.
Il governo sta facendo il possibile, è fondamentale un protocollo che garantisca grande sicurezza. La salute è fondamentale per tutti coloro che gravitano attorno al mondo del calcio ed è giusto fare tutti i ragionamenti possibili e poi prendere una decisione con la parola finale del governo. Io per i calciatori e chi lavora al Torino sono preoccupato che le cose siano fatte in assoluta sicurezza con protocolli “a prova di bomba.” conclude il presidente Cairo.