Il Ds della Juventus Paratici: "Ripensare a un nuovo modello di calciomercato dopo il virus"

Il Direttore sportivo della Juventus ha toccato vari argomenti: dal cambiamento del calciomercato dopo il virus, fino alla futura rosa dei bianconeri con acquisti e rinnovi

Il Ds della Juventus Paratici: "Ripensare a un nuovo modello di calciomercato dopo il virus"
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3 Maggio 2020 - 17.10


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Ospite de “Il calciomercato che verrà”, trasmissione di Sky Sport, il Direttore Sportivo della Juventus Fabio Paratici ha risposto a diverse domande, toccando svariati argomenti.
Prima di tutto un pensiero sulla situazione di adesso e su come cambierà il modo di fare calciomercato: “Non vedo l’ora di ricominciare. La riduzione degli stipendi per i nostri giocatori è stata facile, perché sono uomini straordinari. Per il prossimo calciomercato occorrerà essere elastici e creativi, anche guardando come cambia la quotidianità. Ogni giorno la nostra visione ottimista o pessimista cambia con il bollettino delle 18. Dobbiamo cambiare spesso idea. Nel prossimo futuro, il calciomercato avrà meno denaro: dovremo basarci sugli scambi e sui prestiti lunghi. E’ una formula che si userà per diluire i pagamenti. Se guardiamo le più grandi squadre al mondo, scambiando i giocatori non cambieranno i valori di mercato, ma i salari. Vendendo il singolo giocatore, il suo valore potrebbe invece diminuire.”
Una idea di Paratici è il modello Nba: “Ho pensato che la Nba possa essere un modello da cui prendere spunto: ci sono molti scambi, c’è il salary cap e il draft. La Premier League ha già fatto un passo verso quella direzione , con lega che funge da camera di compensazione per la società, come negli States”.
Sulla rosa del futuro: “Higuain rimarrà con noi fino alla scadenza del suo contratto. I rinnovi di Chiellini e Buffon sono cosa fatta, e stiamo discutendo anche con Dybala. Questa sosta ha interrotto un po’ le comunicazioni. Sulle trattative con il Barcellona -continua Paratici- non c’è niente da dire, parliamo sempre tra grandi club. Ci confrontiamo anche su una visione del futuro del calcio. Non escludo che la rosa del 2020-2021 possa rimanere uguale a quella di quest’anno, c’è meno disponibilità economica”.

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