La Lega Pro chiede al governo l'accesso alla cassa integrazione

Sostenibilità economica. È questa la più grande incognita per i club di Lega Pro che, già prima dell'emergenza coronavirus, meditavano su di un possibile cambio di rotta

La Lega Pro chiede al governo l'accesso alla cassa integrazione
Preroll AMP

Globalsport Modifica articolo

9 Aprile 2020 - 11.04


ATF AMP

La Lega Pro è ferma dal 23 Febbraio quando, a causa dell’emergenza coronavirus, venne presa la decisione di non scendere più in campo. Oltre alla beffa sportiva, questo stop forzato sta mettendo a dura prova la sotenibilità economica dei 60 club iscritti al campionato. Già dalle prime riunioni, la richiesta unanime era quella di avere strumenti che garantissero liquidità alle società e la cassa integrazione per i calciatori.

Top Right AMP

Per far fronte a questa crisi i club di Serie C, l’Assocalciatori (Aic) e l’Associazione allenatori (Aiac) hanno stilato un accordo “anti” coronavirus. Lega Pro e parti sociali del calcio sottolineano che “dalla crisi si esce insieme” e lanciano un “appello accorato” al Governo affinché consenta l’accesso alla cassaintegrazione anche per i calciatori con soglia di reddito sotto i 50mila euro l’anno e attivi strumenti per la liquidità dei club.

“La tragedia che il maledetto virus ci sta provocando – commenta il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli – doveva e deve essere affrontata insieme: per questo l’unità con l’Aic e l’Aiac è un fatto di straordinario valore”. Questa unità, sottolinea ancora Ghirelli, “interrompe una deriva che rischiava di far apparire il calcio incapace di trovarsi unito anche quando la casa crolla inesorabilmente”.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version