Dalle indicazioni del governo e della Fifa sono arrivati i primi segnali positivi per un ritorno al calcio giocato entro l’estate, rigorosamente a porte chiuse.
La Fase 2 prevede che i contratti siano prolungati oltre il 30 giugno e che i club comincino a richiamare in patria gli stranieri partiti per stare vicino alle proprie famiglie.
Anche perché al ritorno in Italia sarà obbligatoria un’ulteriore quarantena di 14 giorni.
In questo senso l’Inter si è portata avanti e ha fatto rientrare i suoi stranieri, Young ed Eriksen su tutti.
Per venerdì è previsto il ritorno a Milano di Lukaku, Moses, Handanovic e Brozovic, mentre dovrà attendere ancora qualche giorno in più Godin.
La Juventus, invece, sembrerebbe essere in attesa di indicazioni ufficiali sulla ripresa degli allenamenti.
Tra i suoi giocatori Rugani e Matuidi non sono ancora guariti, mentre si attende l’esito del test di Dybala.
I giocatori che si trovano all’estero rientreranno dopo Pasqua, infatti, la Fiorentina non ha ancora dato indicazioni a Ribery, che è l’unico viola a non essere in Italia in questa quarantena.
Dopo il blocco il calcio pensa alla Fase 2: rientrano gli stranieri nei club
Gianni Infantino, presidente Fifa, detta le linee guida per la ripresa dei campionati e per il mercato, estendendo i contratti oltre il 30 giugno. E le società convocano i giocatori andati all'estero
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8 Aprile 2020 - 16.36
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