Nelle scorse settimane si era parlato di una possibile cancellazione del campionato di Serie A 2019/2020.
Addirittura si era ipotizzata la ripresa del torneo ad agosto con una competizione a 22 squadre anziché 20: nessuna retrocessione e in più le prime due classificate della Serie B avrebbero avuto accesso, per direttissima, alla massima serie.
Ipotesi, però, molto difficile in quanto ritenuta ingestibile da Gabriele Gravina, presidente della Figc .
Oggi ai microfoni di Radio Anch’io Sport (Rai Radio 1) Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, si esprime sulla questione lanciando l’allarme verso le società di squadre minori: “Attenzione a trascurare il calcio di base”.
Ha continuato poi Massimo Moratti volgendo l’attenzione verso i top club del campionato italiano: “Questo 2% delle squadre d’élite trascina il resto del movimento”.
Il senso dell’intervento dell’ex presidente è mirato a spiegare quanto la “piramide” serie A possa trovarsi pericolosamente compromessa senza una solida base a sostegno: le squadre minori.
“I sacrifici che stiamo chiedendo ai grandi club ed i soldi risparmiati con il taglio degli stipendi ai giocatori, dovrebbero essere tradotti anche in forme di sostegno del calcio minore. Sono le piccole società quelle che rischiano di più e in questo momento nemmeno il mondo industriale può sostenerle, essendo esso stesso in difficoltà”.
Massimo Moratti infine ha espresso il suo giudizio “sull’allargamento” della serie A: “Non si può ignorare lo sforzo della serie B, ma ne nascerebbe un campionato lunghissimo – è la perplessità espressa da Moratti – che creerebbe problemi alle coppe. Forse è presto per prendere una decisione. E poi bisognerà valutare con estrema attenzione la salute dei giocatori. Non si può pensare di decidere ‘pronti, via’ ed il giorno dopo ripartire”.
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