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Agguato degli ultras del Bari: dato alle fiamme un pullman dei tifosi di Lecce

Agli "Galletti" avrebbero accerchiato il pullman dei tifosi leccesi diretti a Roma e rimasto in panne. E il sindaco di Bari si scusa:

Agguato degli ultras del Bari: dato alle fiamme un pullman dei tifosi di Lecce
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23 Febbraio 2020 - 18.23


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Bruttissimo episodio accaduto in Puglia, dove su un tratto dell’Autostrada A16 nel tratto che collega Foggia e Cerignola, c’è stato un violentissimo scontro tra le tifoserie di Bari e Lecce, tradizionalmente divise da un’aspra e dura rivalità.

L’episodio si è verificato in tarda mattinata, quando le due tifoserie si stavano rispettivamente recando a Castellamare di Stabia e Roma per sostenere le loro squadre impegnate in trasferta. Gli ultras del Bari si sarebbero imbattuti in un pullman dei tifosi del Lecce rimasto fermo e da lì i successivi tafferugli.

I supporter di entrambe le squadre hanno usato mazze di ferro e spranghe e negli scontri i mezzi di trasporto che li avrebbero dovuti portare nella sede delle trasferte, sono rimasti profondamente danneggiati a causa dell’utilizzo di petardi e bengala.

Il Bari ha voluto esprimere con un comunicato sul sito ufficiale la ferma condanna per quanto accaduto manifestando solidarietà ai tifosi e alla società leccese. Quest’ultima anch’essa sul suo sito ufficiale si è dichiarata “ in attesa che sia fatta piena chiarezza sull’accaduto”.
Parole durissime di condanna sono arrivate dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: Sono inorridito nel sapere cosa sia successo e nel vedere le immagini di cosa abbiano fatto i delinquenti. Tali atti offendono a morte il calcio e chi lo ama. Si accertino i responsabili : coloro che occupavano i pullman erano noti ? I club si facciano dare i nomi dalle forze dell ‘ordine e dai proprietari della compagnia dei trasporti che ha affittato i veicoli. Parlino e denuncino chi era sui pullman per prendere le distanze dai delinquenti”.
Il sindaco di Bari Antonio Decaro si è pubblicamente scusato  a nome della città: “Non credo ci siano parole per commentare l’accaduto, se non quelle di condanna assoluta, senza se e senza ma, verso azioni così vili e violente che nulla c’entrano con lo sport e i suoi valori. Da sindaco, da barese e da tifoso – sottolinea Decaro – mi vergogno per loro e chiedo scusa a nome della città di Bari. La storia della nostra città e della squadra di calcio non ha niente a che fare con queste persone, che speriamo ricevano una punizione esemplare”.

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