Di Alfonso Esposito
CAGLIARI 5 : alla fine la prudenza iniziale è diventata paura, non ha osato, soprattutto dopo il vantaggio partenopeo. Serve ritrovare convinzione e mordente, altrimenti il girone di ritorno sarà un calvario.
Cragno 6,5: smanaccia provvidenzialmente su stoccata di Zielinski al 54′, nulla può sulla magia decisiva di Mertens.
Pisacane 5: soffre Elmas per passo e fiato, non migliora quando rileva al centro Walukiewicz.
Walukiewicz 5,5: non è certo tra i peggiori in difesa, ma quando il gioco si velocizza va in affanno.
dal 70′ Mattiello s.v.: fa il suo ingresso per controllare Insigne, ma nessuno dei due incide sull’economia complessiva del match.
Klavan 5,5: statico, quando il Cagliari prova a rimontare soffre ancor di più, sbanda con la retroguardia nel finale. Mezzo voto in più per aver provato una sortita nel finale, in qualche modo arginata da Ospina.
Pellegrini 5,5: meglio in fase di spinta, ma Callejon prima e Politano poi spesso lo prendono d’infilata. Migliorerà, non gli difettano i mezzi.
Nandez 5: non inizia male, ma alla lunga cede nella sua zona di competenza, non argina a sufficienza Zielinski.
Cigarini 5,5: finché regge prova a disimpegnarsi secondo l’ordinaria diligenza, esce quando Maran prova ad accelerare.
dall’83’ Birsa s.v.: tocca qualche pallone, ma senza esito positivo.
Ionita 6-: all’inizio non riesce a prendere le misure a Fabian Ruiz, poi cresce leggermente alla distanza, almeno s’impegna.
Pereiro 6 +: fin quando resta sul rettangolo di gioco qualcosa lo fa (intra)vedere, si accende a tratti e, in quel caso, si fa notare.
dal 67′ Paloschi s.v.: va a far coppia con Simeone, in tutti i sensi, perché anche lui sbatte sul muro difensivo azzurro.
Joao Pedro 5: delude, probabilmente la precoce ammonizione rimediata al 12′ lo inibisce, ad inizio ripresa riappare, ma son solo fuochi fatui. Manca alla manovra offensiva sarda.
Simeone 5: un fantasma, abbandonato a sé stesso, si perde tra le maglie arretrate della retroguardia ospite.
All.Maran 5: inizia cauto con due trequartisti a sostegno di Simeone, non gli riesce il cambio di passo dopo lo svantaggio e, forse, lo cerca troppo tardi.
NAPOLI 6,5: rispetto alla figuraccia col Lecce il passo in avanti c’é, Cagliari sopravanzato ed Europa League a sole due lunghezze. L’impressione è che si accontenti per ora di osare col minimo sforzo.
Ospina 6,5: alla fine giustifica il mezzo voto in più per essersi in qualche modo opposto alla conclusione di Klavan dalla distanza a 7′ dal termine.
Di Lorenzo 6 +: primo tempo col freno a mano tirato, seconda frazione leggermente più disinvolta, almeno non si fa creare problemi.
Manolas 6+: dà sicurezza al reparto arretrato, con Maksimovic tiene a bada gli avanti sardi, anche se non è stata impresa titanica.
Maskimovic 6+: stesso discorso fatto per Manolas, ma con la differenza che si fa vedere maggiormente in fase di recupero.
Hysaj 6,5: copre le spalle ad Elmas e, per questo, ne favorisce la pericolosità; spinge all’occorrenza ed asseconda Mertens nell’azione del gol. Prezioso per gli equilibri complessivi.
Mario Rui dall’80’ s.v.: avvicenda l’albanese malconcio, fa numero nel finale.
Fabian Ruiz 6,5: un quarto di voto in più perché rinato rispetto al centrocampista inguardabile del recentissimo passato. Può fare di più, ma quando si accende per il Cagliari si fa dura.
Demme 6,5: tra i migliori, anche se il risultato gli dà ragione Gattuso rischia levandolo dalla mischia, perché dai suoi piedi transitano tutti i palloni giocati dal Napoli. In pratica onnipresente col suo fraseggio corto ma costante.
dal 61’ Insigne s.v.: non pervenuto, nonostante quasi mezz’ora di gioco.
Zielinski 6,5: con Elmas l’intesa migliora, dalle parti loro nascono le occasioni migliori del Napoli, ci prova un paio di volte, in una Cragno salva.
Callejon 6+: altro giocatore ritrovato come Fabian Ruiz, crea ansie a Pellegrini, quando può aggira sulla destra il fortino cagliaritano, esce per rifiatare.
dal 67’ Politano 6: a differenza di Insigne, si segnala per qualche briosa incursione nelle retrovie avversarie.
Elmas 6,5: Gattuso non se la sente di sottrargli la scena per Insigne e fa bene, il folletto macedone tiene in apprensione la difesa di Maran anche quando è dirottato a far da guastatore sul centro-destra. Sarà dura farlo riaccomodare in panchina.
Mertens 7: nel primo tempo latita, anche perché cercato di rado, ma quando ha la palla giusta nella ripresa non perdona, confeziona una magia col destro a giro che ricorda a tutti come fu proprio in terra sarda che iniziò la leggenda da bomber di ‘Ciro il grande’. Attualmente indispensabile.
All. Gattuso 6,5: i fatti gli danno ragione, finalmente decide di lasciare Di Lorenzo a destra ed adatta Hysaj sul lato opposto, inoltre concede ancora fiducia ad Elmas e sceglie il palleggio basso con Mertens. Azzarda quando toglie di mezzo Demme, ma gli va bene.